Biodigestore di Chianche, nuovo passo indietro, o avanti, a seconda degli opposti punti di vista. La notizia è che il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha dato ragione, per la seconda volta, ai comuni di Altavilla Irpina, Santa Paolina, Montefusco e Tufo, rappresentati e difesi dall’avvocato Vincenzo Scarano, ed ha annullato il Decreto Dirigenziale della Regione Campania, il quale, recependo il conforme parere favorevole della Commissione VIA-VAS, sanciva la non assoggettabilità a VIA, del “Progetto per la realizzazione di un impianto Anaerobico della frazione umida della raccolta differenziata (FORSU)” nel confinante Comune di Chianche.
«Le motivazioni – come dicono gli amministratori comunali di Altavilla Irpina – sono quelle che ripetiamo dal lontano 2017 e che non ripetiamo qui per non tediare il lettore.
Una cosa è certa, per la seconda volta con varie “forzature”si è tentato di inserire l’impianto in questione in un area di pregio agricolo e ambientale senza una accurata analisi del contesto ambientale (di fatto e di diritto) e soprattutto senza analizzare i possibili effetti negativi che porterebbero derivare dalla realizzazione di un’impianto di tipo anaerobico. Infine cade definitivamente la favola del “compost di qualità” in quanto il Collegio ha rilevato che “l’ utilizzo di alte temperature ha molte probabilità di contenere un numero significativo di spore di batteri e nel momento in cui è usato come ammendante agricolo può provocare la contaminazione del terreno e quindi delle piante”».