«Ho visto le lacrime dei miei concittadini, delle vittime degli ultimi casi di incendio dei capannoni a Bisaccia, vedo l’angoscia di quanti sono stati derubati in casa, la preoccupazione di tanti altri che non escono per paura dei ladrii. Mi aspetto risposte dallo Stato, non siamo cittadini di serie B».
Antonio Melillo Melillo rassegna tutte le sue preoccupazioni, alla vigilia del consiglio comunale straordinario indetto dal sindaco di Bisaccia, Marcello Arminio, per domenica pomeriggio. E’ un trentenne che ha studiato fuori ma che il paese assicura di viverlo fino in fondo, attraverso impegno, partecipazione, dedizione. Il capogruppo di “Un paese per tutti” non vive la sindrome della sconfitta amministrativa, piuttosto sottolinea l’importanza del suo ruolo assegnato dagli elettori, perché «si governa anche dalla minoranza». E dal suo gruppo è partita l’iniziativa di solidarietà, per venire incontro alle vittime dei devastanti incendi dei capannoni e delle centinaia di rotoballe stipate. «Mi sono preoccupato di “mettere la paglia all’asciutto”, è proprio il caso di dirlo, e così è partita la gara di solidarietà tra i vari agricoltori, che hanno messo a disposizione un quantitativo di rotoballe che serviranno a garantire fieno per il bestiame in questa fase di emergenza».
Se poi si vuole fare una stima dei danni, l’elenco si annuncia lungo: «Oltre la questione sicurezza, questa è una comunità in ginocchio, sul piano economico – continua il capogruppo consiliare – C’è da fare i conti con gli ingenti danni degli ultimi incendi, e poi pensiamo a tutti gli altri episodi che investono le famiglie, dai furti alle truffe. La proposta che farò nella seduta consiliare di domenica è di chiedere a Roma l’intervento di unità dell’esercito, come avviene in caso di calamità. Perché questa è una vera e propria calamità che sta mettendo a dura prova la forza della comunità, ora in preda ad uno stato di inquietitudine. Eppure non vediamo alcun riconoscimento all’orizzonte, da parte dello Stato. Un territorio di 101 chilometri quadrati non può essere sorvegliato solo da due carabinieri, con una pattuglia che deve girare in quattro paesi vicini tra loro».
Domenica 16 febbraio questi argomenti Antonio Melillo Melillo li porterà in Consiglio comunale: «A chi mi chiede a quale forza politica mi riferisco, rispondo di essere un moderato; penso che nel Centro si possano trovare le strade del confronto, della mediazione, per arrivare al risultato. Sono sì un moderato ma davanti all’incolumità divento estremista. Torno a pensare alle lacrime dei miei concittadini, che sono quelle dei miei bisnonni quando il raccolto andava perduto. I loro sacrifici mi hanno consentito di andare fuori, di studiare, e di vivere con gioia qui a Bisaccia: la questione sicurezza mi coinvolge direttamente, da cittadino e da consigliere di minoranza che avverte forte la sua responsabilità nei confronti dei cittadini. Intendo farlo fino in fondo, ma, ripeto, mi aspetto un segnale dallo Stato».