Sono stati fissati per domani, giovedì 10 aprile, gli interrogatori di garanzia per gli arrestati nell’ambito dell’operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile di Avellino e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Gli interrogatori si svolgeranno in modalità remota direttamente dal carcere, su disposizione del GIP del Tribunale di Napoli, Rosaria Maria Aufieri, con il pubblico ministero della DDA, Henry John Woodcock, titolare del fascicolo. Domani mattina i cinque indagati finiti in carcere compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari per fornire la loro versione dei fatti, affiancati dagli avvocati Gaetano Aufiero, Rita Tirri, Loredana De Risi e Roberto Romano. I cinque sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga.
Compariranno davnti al gip narcotrafficante di Altavilla Irpina Americo Marrone, già raggiunto da misura cautelare, sua moglie, suo nipote Valentino d’Angelo ed altre due persone. L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Avellino, si inserisce nell’ambito di un’indagine avviata nel marzo 2022, che ha portato alo smantellamento di una rete di spaccio attiva tra Altavilla Irpina, Avellino e Benevento.
L’inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Henry John Woodcock e Luigi Iglio della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha consentito di far luce su un sodalizio criminale ben strutturato, con base operativa ad Altavilla Irpina, dedito alla distribuzione di cocaina, hashish e marijuana. Secondo gli inquirenti, il gruppo criminale operava principalmente ad Altavilla Irpina e sarebbe stato capeggiato da Marrone, figura centrale nel traffico di droga, già arrestato e posto ai domiciliari da pochi mesi.
Nonostante la sua detenzione, Marrone avrebbe continuato a gestire le operazioni di compravendita di droga, mantenendo contatti con acquirenti all’ingrosso e impartendo direttive ai propri complici. I collegamenti con l’esterno sarebbero stati realizzati tramite l’utilizzo di telefoni cellulari e sim-card che la moglie, gli avrebbe consegnato durante i colloqui in carcere.
Gli uomini della Squadra mobile sono riusciti a seguire le tracce di Valentino D’Angelo, nipote di Marrone e già arrestato nel marzo 2023 per spaccio, per arrivare all’intero gruppo. L’attività investigativa ha visto anche il sequestro di una somma pari a 252mila euro, rinvenuta occultata dietro un frigorifero nella casa di Marrone, all’epoca dei fatti già detenuto.
Il gruppo sgominato dalla Squadra Mobile di Avellino riforniva anche il Vallo di Lauro e la Valle Caudina, oltre che al serinese, dove tra l’altro c’era uno dei personaggi di rilievo dell’organizzazione che avrebbe guidato anche dal carcere Marrone. E’ quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino, che nel corso delle indagini oltre alle intercettazioni hanno anche eseguito servizi di osservazione e sequestri. I risultati di un’indagine, quella coordinata dai pm della Dda di Napoli Henry Jhon Woodcock e della Procura di Avellino Luigi Iglio, che ha portato al sequestro di circa due chili di cocaina e all’arresto in flagranza di sei persone, e’ riproposto nelle contestazioni di una serie di reati “fine” all’associazione a delinquere contenute nella misura cautelare e al sequestro di 235 mila euro.
I sequestri di cocaina da parte della Squadra Mobile di Avellino sono stati vari nel corso delle indagini e hanno indicato la rete di Marrone che si era estesa ben oltre al solo territorio di Altavilla e della zona della città capoluogo e del suo immediato hinterland. A partire proprio dal 2022, quando un chilo di cocaina che il gruppo aveva fornito ad altri soggetti per lo spaccio nella Valle Caudina, cade in sequestro a Roccabascerana da parte della Squadra Mobile.. Nell’ordinanza di misura cautelare di oltre 200 pagine anche che uno spacciatore, nonostante avesse contratto il Covid, proprio a causa della massiccia domanda di stupefacente, non si era fermato nella sua attività e cedeva con un cestino dal balcone le dosi di roga..