“La bomba non è una manifestazione delittuosa della criminalità strutturata. Stiamo lavorando alacremente. L’indagine è in corso, abbiamo ascoltato i testimoni e visionato le telecamere di sorveglianza. Stiamo lavorando sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria”. E’ quanto ha dichiarato questa mattina il Questore di Avellino Nicolino Pepe, a margine delle celebrazioni in onore del Santo Patrono della Polizia di Stato San Michele Arcangelo, sull’ordigno esploso in Via imbimbo lo scorso 21 settembre.L”evento ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e militari della Provincia di Avellino, oltre a una rappresentanza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. La presenza dei familiari delle vittime del dovere ha reso questa celebrazione ancora più significativa, ricordando il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per proteggere la comunità. Un tocco speciale è stato dato dalla corale della Duomo, che ha contribuito all’atmosfera suggestiva dell’evento con esecuzioni di brani e canti liturgici.
“Ci piace celebrare il nostro patrono San Michele Arcangelo nella Chiesa del Rosario, nel centro della città. Speriamo che ciò favorisca la presenza di molte persone perchè stare tra la gente ed esercitare le nostre funzioni nelle piazze è la nostra missione civile per cui ci impegniamo ogni giorno. Mi sono insediato da poco, dal 15 maggio, e sto ancora facendo un’analisi di Avellino. Al momento posso dire che mi sembra un territorio dove vengono assicurati standard di sicurezza buoni se non elevati. Non vedo grosse problematiche al di là di furti e spaccio di sostanze stupefacenti che sono fortemente in media con i livelli del Paese” ha dichiarato il Questore di Avellino.
Il Questore ha poi fatto il punto della situazione sull’attività svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i furti negli appartamenti, la movida violenta e lo spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo irpino.
Sui reati predatori il questore traccia un’analisi dettagliata. “Le statistiche ci dicono che viene commesso meno di un furto al giorno ad Avellino e un furto e mezzo in tutta la provincia. Certo, la configurazione del territorio e la presenza di strade isolate di campagna e contrade rendono difficile la vigilanza. Comprendo che chi viene colpito da un furto viene violato nei suoi principi più intimi e ciò alimenta una percezione di sicurezza confliggente con quella rilevata. Per questo, noi siamo vicini alle vittime ascoltandole e presidiamo le zone colpite con numerosi servizi straordinari di controllo del territorio, sia come deterrente per i furti sia per infondere sicurezza tra la gente”.
L’attenzione sulla movida resta alta. “Sono cautamente molto ottimista. Il focus sulla movida è stato aperto da fine maggio e sono tuttora in atto i servizi straordinari di controllo del territorio con attenzione sui tavoli di coordinamento della Prefettura e servizi in cui concorrono insieme alla Polizia Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale e Polizia Stradale. Oltre all’aggressione avvenuta a Via Duomo, non abbiamo rilevato fatti ascrivibili alla mala movida, al di là di quelle che sono le segnalazioni per emissioni sonore. C’è stato molto lavoro da parte nostra: tante sanzioni, persone denunciate, un arresto per furto d’auto, numerose persone identificate e veicoli controllati”.
Sui numeri del traffico di sostanze stupefacenti il questore appare fiducioso. “E’ in media con il trend nazionale, quindi non sono preoccupato. Seguiamo determinate piste e effettuiamo arresti e attività specifiche. Organizziamo anche incontri presso le scuole con i giovani per informare e formare al fine di tenere il fenomeno sotto controllo e scongiurarlo”.