Si interroga sulla crisi dell’Europa il filosofo Massimo Cacciari, ospite in città, al Circolo del Nuoto, il 29 novembre, alle 19.30, di un incontro promosso dalla Parrocchia “S. Maria di Costantinopoli“, in collaborazione con il Circolo del Nuoto. Dopo qualche anno di pausa ritorna ad Avellino lo studioso nel segno di quella collaborazione nata con il parroco della chiesa di Costantinopoli don Emilio Carbone. Di altissimo spessore gli incontri che lo hanno visto protagonista negli anni, dal rapporto tra cristianità ed Europa a quello tra fede e religione, attraverso la trattazione di tematiche che abbracciano discipline differenti, dal Cantico dei Cantici al Re Lear
E’ stato co-fondatore e co-direttore di alcune delle riviste che hanno segnato la vita politica, culturale e filosofica italiana tra gli anni ’60 e ’90, da “Angelus Novus” a “Contropiano”, da “Laboratorio politico” al “Centauro”, a “Paradosso”.
Già sindaco di Venezia, attualmente è presidente della fondazione Gianni Pellicani e insegna Pensare filosofico e metafisica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, di cui è stato anche prorettore vicarioTra le sue pubblicazioni, molte delle quali tradotte e molte edite soltanto all’estero, Krisis, Milano 1976; Dallo Steinhof, Milano 1980; Icone della legge, Milano 1985; L’Angelo necessario, Milano 1986; Zeit ohne Kronos, Klagenfurt 1986; Drama y duelo, Madrid 1987; Méridiéens de la decision, Parigi 1992; Geofilosofia dell’Europa, Milano 1994; L’Arcipelago, Milano 1996; Le dieu qui danse, Parigi 2000; Hamletica, Milano 2009; The Unpolitical, Yale Univ. Press 2009; Doppio ritratto. San Francesco in Dante e in Giotto, Milano 2012; Il potere che frena, Milano 2013.
Al centro della sua riflessione filosofica si colloca la crisi della razionalità moderna, che si è rivelata incapace di cogliere il senso ultimo del reale, abbandonando la ricerca dei fondamenti del conoscere. La sua visione muove dal concetto di “pensiero negativo”, ravvisato nelle filosofie di Friedrich Nietzsche, di Martin Heidegger e di Ludwig Wittgenstein, per risalire ai suoi presupposti in alcuni aspetti della tradizione religiosa e del pensiero filosofico occidentali.
Nel suo ultimo saggio La passione secondo Maria (Il Mulino, 2024) Massimo Cacciari mostra la capacità dell’arte di restituire il significato profondo della figura misericordiosa della Madonna, nel segno di una percezione profonda del femminile, inteso come insieme di valori che dovrebbero essere incarnati dalla società e dal potere. Di fronte a guerre e violenza l’unica risposta possibile è quella di Maria.