Un nuovo tassello per il Cammino di Guglielmo. A Chiusano di San Domenico, Irpinia, all’arrivo della Tappa 2, è stata installata l’opera artistica di Lucio Perone raffigurante uno zaino e un bastone. Lo zaino rappresenta il viaggio, il cammino, il viandante, mentre il bastone con la testa del Lupo è il simbolo del pellegrinaggio e del Patrono dell’Irpinia, San Guglielmo. La scultura, alta fino a 7 metri, è collocata in asse visuale con l’Abbazia dì Montevergine, sul Monte Partenio, fondata da San Guglielmo nel 1124. Le due montagne (Tuoro e Montevergine) si guardano attraverso gli occhi del Lupo impresso nel bastone. Una piccola curiosità: sulla testa del Lupo e’ stato realizzato un nido per uccelli migratori. A Chiusano, un altro importante segno del Cammino di Guglielmo, che appare già una scommessa vinta.
“Il Cammino di Guglielmo – spiega Angelo Verderosa – è un itinerario dell’animo umano. Non parte dalla santità ma guarda a un santo, in quanto segno di intuizione profonda dello spirito, anelito profondo di ogni essere umano. Il Cammino è, come nella vita, un itinerario di meraviglia e fatica, difficoltà e bellezza, stupore ed incognita, programma e disguido. Il Cammino è pensato come una discesa dai monti al mare, guardandovi oltre, come nell’oltre della vita. Il Cammino, che si conclude alla Basilica del Santo Sepolcro di Barletta, conclude la discesa dell’acqua, figurata dal fiume Ofanto che ivi sfocia, guarda alla santa reliquia della Croce e al Sepolcro, ponendo l’interrogativo nel pellegrino, che è di ogni uomo, sul senso del dolore e della vita stessa”.