E’ un allarme che parte da lontano, e che Confesercenti rilancia, perché la desertificazione delle attività commerciali continua. Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti, fa anche una proposta:
“Coniugare una soluzione al problema del caro affitti per i negozi di vicinato con una strategia di riqualificazione della città, a cominciare dai quartieri periferici. E’ questa la proposta che avanziamo all’amministrazione comunale di Avellino e che può essere adottata anche da altri Comuni irpini”.
“Le attività commerciali – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – sono un servizio alla comunità e un argine alla desertificazione dei centri urbani, come più volte abbiamo evidenziato e come confermano diversi studi in merito. I cittadini riconoscono questo ruolo alle attività di prossimità e chiedono una presenza più capillare di negozi, soprattutto in zone che ne sono sfornite, al di là della difficile situazione che il settore sta attraversando, per una serie di motivazioni.
D’altra parte, la spesa per l’affitto dei locali diventa sempre più insostenibile per le imprese, mentre le potenzialità del mercato, in una città delle aree interne di dimensioni limitate, soprattutto in una fase di crisi, sono ridotte.
Tra le diverse possibili soluzioni a questo problema, una delle ipotesi da mettere in campo insieme ad altre, è quella di una programmazione degli enti locali, volta contemporanemanete alla riqualificazione urbana, sociale ed economica del territorio, prevedendo anche canoni agevolati e sociali per i negozi e altre attività di servizi o di artigianato, che sono pronte ad investire o trasferirsi nelle zone destinatarie del programma. Un’azione che potrebbe integrarsi con progetti già approvati e finanziati, come ad esempio il Prius – Programma di rigenerazione urbana integrata sostenibile, che rientra nell’attuazione del Programma Regionale Campania FESR 2021-2027, il cui obiettivo è la promozione di uno sviluppo locale integrato, raccordando la dimensione sociale, economica e ambientale.
Una traccia di lavoro ampiamente riconosciuta, che in passato ha registrato interesse e ipotesi progettuali anche nella città di Avellino, ma che adesso potrebbe essere strutturata organicamente, con risultati concreti e ricadute molto importanti.
Senza contare, la prospettiva di un progetto di housing sociale abitativo e commerciale, con la partecipazione del pubblico, del privato e del terzo settore, che potrebbe riguardare altre aree della città, anche centrali, con una età media dei residenti abbastanza alta e con esigenze specifiche, che così potrebbero essere soddisfatte grazie all’insedimento di una rete di servizi. Esperienze che in altre città, d’Italia e d’Europa, ormai da anni si stanno diffondendo e consolidando”-
“Nell’ottica di una collaborazione fattiva – conclude Marinelli – con le istituzioni e con i corpi intermedi del territorio, nell’intento di andare oltre la segnalazione dei problemi, ci stiamo attivando nell’elaborazione di una proposta di massima, che intendiamo consegnare all’amministrazione comunale di Avellino e che illustreremo alla città e ai commercianti, che saranno coinvolti direttamente in una successiva fase di monitoraggio e consultazione. Un’iniziativa che siamo pronti a costruire e proporre anche in altri centri della provincia”.