“Senza soldi non si cantano messe”. È a questo mantra che si rifà il primo cittadino di Capriglia, Nunziante Picariello, riferendosi al finanziamento richiesto alla Regione, per otto milioni di euro perché si costruissero due serbatoi.
“Mai arrivati – dice il sindaco – nonostante ci sia un progetto di convenzione”. Questo, però, è solo uno dei motivi che sta attraversando il suo paese dove continua a mancare l’acqua. E l’emergenza idrica dovrebbe continuare almeno fin quando non saranno terminati i lavori, a cinque metri di profondità, nel punto dove vicine ci sono le case popolari di Grottolella”.
Sembra che i guai non vengono mai da soli: la condotta adduttrice è quella che unisce Capriglia e Grottolella. Quindi coinvolge più Comuni e altri territori: “Le reti comunali sono un colabrodo – aggiunge Picariello – e dovrò decidere se chiudere le scuole anche domani”. Mentre, i rapporti tra Antonello Lenzi, l’amministratore unico di Alto Calore, ed il Comune “li abbiamo ricuciti – sottolinea ancora il sindaco di Capriglia Irpina – perché anche l’ente può fare poco se non ha soldi. Se non arriva quel finanziamento – continua Picariello – non possiamo discutere”.
Per giovedì 14 novembre, alle ore 17, l’amministrazione comunale di Capriglia ha organizzato presso la sala consiliare una”pubblica discussione sull’attuale emergenza idrica nel nostro paese.