Un momento di confronto per riportare al centro dell’attenzione pubblica il tema del carcere, delle sue contraddizioni e delle prospettive di rinnovamento. Si terrà domenica 21 settembre, alle ore 16, presso la sede municipale di via Santa Lucia a Tufo, l’incontro dal titolo “L’esecuzione penale nella stagione dei conflitti. Il carcere e le sue macerie”, promosso dal Garante provinciale di Avellino per i diritti delle persone private della libertà personale.
L’iniziativa sarà dedicata alla memoria di Sandor Luongo, figura che ha dato lustro alla comunità irpina con la sua sensibilità e la sua visione politica, accompagnando tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 un percorso di liberazione dal carcere di Bellizzi Irpino, esperienza che portò a risultati concreti di reinserimento sociale per un gruppo di detenuti.
Dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia di Avellino Rino Buonopane e del sindaco di Tufo Nunzio Donnarumma, ad aprire i lavori sarà Carlo Mele, Garante provinciale. La relazione principale sarà affidata a Mauro Palma, docente all’Università Roma Tre ed ex Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, tra i massimi esperti italiani del settore.
Seguiranno gli interventi di Francesco Nigro, già sindaco di Tufo negli anni 1980-1995, di Nicola Valentino, editore e autore di numerose opere dedicate all’ergastolo, e di Beppe Battaglia, attivista della Comunità delle Piagge di Firenze e autore di saggi sul mondo penitenziario. A moderare il dibattito sarà Gianni Festa, direttore del Corriere dell’Irpinia e inviato speciale de Il Mattino, che tra il 1985 e il 1992 ha seguito da vicino, anche attraverso un’esperienza diretta di due mesi in carcere, il percorso di liberazione dei detenuti di Bellizzi Irpino e il loro legame con il territorio di Tufo.
L’incontro si inserisce in un momento storico segnato da nuove tensioni sociali e da un crescente dibattito sulle condizioni di vita nelle carceri italiane, sempre più afflitte da sovraffollamento, carenza di risorse e fragilità strutturali. L’obiettivo è aprire uno spazio di riflessione collettiva, a livello locale e nazionale, sul senso stesso della pena e sulla necessità di restituire al carcere una funzione rieducativa reale, in linea con quanto sancito dalla Costituzione.
La giornata, che vede tra gli organizzatori anche Ranieri Popoli, si preannuncia come un’occasione importante per unire testimonianze dirette, sguardi critici ed esperienze di impegno civile attorno a un tema spesso relegato ai margini del dibattito pubblico, ma cruciale per la dignità e i diritti delle persone private della libertà.