Due settimane per la decisione sulla richiesta di consegna da parte delle autorità belghe di Lucia Simeone, l’assistente dell’europarlamentare di Forza Italia, Fulvio Martusciello. La Corte di Appello di Napoli ha accolto le richieste presentate oggi dai difensori della donna arrestata – è ai domiciliari – nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di mazzette per il caso Huawei.
Il Belgio dovrà fornire informazioni sul carcere dove l’indagata potrebbe essere detenuta nel rispetto dei diritti fondamentali della persona e anche del suo precario stato di salute. La risposta dovrà arrivare entro il 15 aprile, data della prossima udienza.
I legali hanno depositato una certificazione medica neurologica redatta da un consulente di parte nella quale viene evidenziato il precario stato di salute dell’indagata. Depositato anche uno studio sulle condizioni delle carceri in Belgio dal quale si evidenziano “trattamenti degradanti e inumani”. Dai legali è giunta anche la richiesta di accertare la compatibilità delle carceri belghe con le condizioni di salute di Lucia Simeone. Su questa istanza il sostituto procuratore generale di Napoli Valeria Gonzalez Y Reyero ha espresso parere favorevole.