Castel Baronia – C’è ormai un solco profondo tra il vertice della Pro Loco Castellese e l’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Patrizia Reale. L’associazione denuncia un provvedimento ritenuto un “abuso di potere”. In un comunicato il presidente dell’associazione Castellese dice che «l’Amministrazione comunale di Castel Baronia dopo numerosi tentativi di “cacciare” la Pro Loco Castellese dai locali comunali, con una delibera di Giunta del 13 gennaio 2025 decide di affidare ad un avvocato esterno la pratica di “sfratto”».
La contesa tra l’amministrazione comunale e l’associazione è aperta da mesi. Già nell’estate del 2024, inizio luglio, la sindaca era stata accusata di aver fatto ritirare dalla polizia municipale la chiave del locale che ospita la Pro Loco. La replica non c’era stata nonostante fosse stata sollecitata e si seppe soltanto che “le chiavi erano state ritirate per pochi minuti, al massimo 7, il tempo di restituirla con la sola chiave della sede». E nel tempo la contesa è stata riproposta e i toni si sono esacerbati. Ed ora arriva la posizione ufficiale della Pro Loco Castellese. Da questo documento viene fuori che «l’azione amministrativa è concentrata a dar fastidio a tutte quelle attività del paese facenti capo a persone ritenute “politicamente avverse”». E sempre nel documento si segnalano le tante manifestazioni che hanno promosso il Comune della Baronia tanto da far intervenire l’Unpli regionale che riconosce la Castellese come una delle Pro loco più attive in Campania. Il documento si chiude con una dura considerazione.
«In questa occasione la giunta comunale, con questa delibera, ha ritenuto giusto spendere i soldi dei suoi stessi contribuenti per danneggiare una tra le poche realtà attive del paese, se non l’unica. Un paradosso di natura squisitamente politica che fa porre delle domande agli stessi elettori di questa amministrazione e spiega anche i motivi per i quali le nostre piccole comunità, spesso a causa di queste guerre insensate, faticano a decollare e ad emanciparsi». Parole e concetti che fanno capire quanto sia profondo il solco tracciato tra l’associazione e l’Amministrazione comunale. La sindaca al momento non ha risposto, l’abbiamo contattata per telefono ma non siamo riusciti a parlarle. I cittadini devono attendere per conoscere il suono dell’altra campana.