“Nel Pd ci sono luci ma ci sono ombre. C’è un certo degrado nel Pd territoriale, conflitti di potere che sono sotto gli occhi di tutti, insieme a luci di splendida militanza. Se Schlein è una leader? Ebbene, io rispondo che lo è. Ha avuto il merito di guidare, risollevare il Pd, un Pd che è come un pianoforte. Suonarlo tutto è quasi impossibile e a volte rischia di sembrare la “Prova di orchestra’ di Fellini’. Di certo mi dispiace che la proposta di Franceschini sia passata sotto silenzio”. Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, in un’intervista rilasciata al Foglio.
“Se Schlein può ambire a ricoprire la carica di presidente del Consiglio? Ecco, questo è ciò che io chiamo il pensare tossico, che non aiuta.
Ruffini? Lo conosco bene. Porta un arricchimento e la sua è una presenza di valore. Ci serve un soggetto di centro, liberale e di impegno civico – aggiunge -. Non un partito cattolico. I cattolici stanno ovunque, stanno a destra, nel Pd.
La sfida è mettere socialisti e cattolici su un cammino comune e in sintonia sulla lettura del mondo. Si può emendare quanto dice Franceschini. Ma io dico: mai più divisi e propongo una carta di valori comuni partendo da vita autentica e più giusta, pace, difesa comune, multilateralismo. Una carta da firmare in un luogo simbolico, come Assisi, ci permetterebbe di avere dei valori comuni e costruire la coalizione a maglie larghe”.