“Chiudere l’Icam di Lauro, l’unico istituto a custodia attenuata per madri detenute del Mezzogiorno, è un atto di una irresponsabilità inaudita”. Lo affermano in una nota la deputata campana M5S Gilda Sportiello e la capogruppo pentastellata in commissione Giustizia alla Camera Valentina D’Orso.
“La struttura di Lauro – aggiungono – è l’unica che al Sud garantisce alle detenute madri la possibilità di convivere con i propri bambini e le proprie bambine in ambienti pensati apposta per non essere direttamente riconducibili ad un carcere: fino a quando non esisteranno alternative che garantiranno il mantenimento della relazione genitoriale, l’Icam di Lauro resta un presidio fondamentale.
Chiudere la struttura senza offrire alternative reali che consentano anche di garantire il principio della territorialità significa smantellare relazioni significative. Ed è per questo che il gruppo M5s ha presentato un’interrogazione a prima firma Sportiello al ministro della giustizia Carlo Nordio perché vogliamo conoscere quali siano le ragioni che hanno spinto a voler mettere in atto una così gravosa chiusura”.
Dello stesso avviso la senatrice campana del M5s Ada Lopreiato, capogruppo in commissione Giustizia a Palazzo Madama. “La chiusura dell’Icam di Lauro – osserva – in provincia di Avellino, è l’ennesima scelta illogica compiuta nel settore della Giustizia guidato dal ministro Nordio. Tutto sta avvenendo all’improvviso e di corsa, con il trasferimento delle detenute fatto in fretta e furia senza che si conoscano le ragioni della scelta.
Forse siamo ad un nuovo capitolo della politica di tagli e risparmi che dopo due anni sta già producendo i suoi effetti nefasti? Ricordiamo, ad esempio, che l’arretrato nel civile è in aumento, con buona pace degli obiettivi Pnrr che l’Italia sta mancando. Chiudere l’unico Istituto del Mezzogiorno è un torto verso le donne detenute e verso i bambini che con le loro mamme dovranno essere trasferiti a centinaia di chilometri dalla loro residenza. Così si nega ogni possibilità di reinserimento nel contesto territoriale di riferimento. Farlo nel pieno dell’anno scolastico è veramente disumano.
Ma chi prende queste decisioni non fa alcuna analisi degli effetti? Questa chiusura – conclude la senatrice – peraltro manda in fumo gli investimenti fatti per ristrutturare la struttura aperta nel 2016. Presenterò – conclude la senatrice – un’interrogazione al Senato per sapere dal ministero della Giustizia il perché di una scelta tanto illogica”. .