La sfida di Antonio Romano candidato sindaco con la lista “LiberAzione per Chiusano” è arrivata in piazza, con il comizio tenuto dal balcone di un’abitazione. Comizio interrotto sul finire: l’ex parroco ha dovuto fermarsi sulla lista di domande che stava rivolgendo all’amministrazione uscente con il ricandidato sindaco Carmine De Angelis, per aver superato il tempo a lui concesso.
Nel corso del suo intervento, Romano ha ripercorso brevemente la sua storia, di parroco e di uomo.
E poi spazio all’impegno del momento, di candidato sindaco: “Dopo le prediche, i comizi”, ha esordito, suggellando così il passaggio da sacerdote all’impegno per la comunità. Presentando anche un suo bilancio sui “conti in ordine” lasciati in parrocchia. Oggi, da comune cittadino, ha detto ai presenti, “ho pensato di mettere a disposizione della comunità la mia esperienza. Una seconda vocazione, occasione per mettere in pratica idee, propositi, nel segno della politica come alta forma di carità”.
Molti i passaggi fatti da Romano, partendo dalla necessità, da parte del suo gruppo, di dare vita ad un progetto alternativo, nato tra lo scetticismo diffuso, ma animato da idee libere da vincoli di appartenenza, fuori ogni logica clientelare, oltre ogni compromesso. “Non ho né padroni, né servi”, ha sottolineato. E ancora: “Non sono ricattabile, né chiedo niente per me”. Quindi ha avviato la serie di domande al sindaco uscente, chiedendo notizie su opere in corso e altre annunciate. Ma il comizio è stato interrotto.
Il commento del giorno dopo di Antonio Romano: «Il comizio è stato interrotto bruscamente e non ho avuto l’opportunità di elencare le altre domande che volevo porgere al sindaco, non sapevamo che dovessero parlare dopo di noi, altrimenti avremmo chiesto i 120 minuti previsti dal regolamento. Nessuno ci ha avvisati di questa scorrettezza. Non abbiamo interferito nel loro comizio e volevamo che lo stesso trattamento fosse riservato a noi».
Nuovo appuntamento alle 21 di domani sera, «sperando che non ci siano altre sorprese».