E’ Vincenzo Ciampi, consigliere regionale 5 Stelle a intervenire sull’aumento delle tariffe dell’Alto Calore “La condizione a cui si sta spingendo ad oggi l’Alto Calore (il principale ente idrico pubblico che gestisce la distribuzione delle risorse idriche in provincia di Avellino) richiede interventi immediati. Impossibile accettare che la tariffa per i contribuenti si alzi del 30 per cento in tre anni. Domani i sindaci irpini o i loro delegati presso l’Ente Idrico campano approveranno il nuovo schema tariffario che porterà i contribuenti a pagare bollette insopportabili di oltre cento euro mediamente per una famiglia di 4 persone. Faccio notare che nessun gestore come Abc o Gesesa ha mai spinto oltre la soglia del 9 per cento gli aumenti. Chiederò alla giunta regionale di vigilare su questa manovra che fa pagare ai cittadini-utenti gli errori delle gestioni Alto Calore. Ma sopratutto chiedo all’Eic di rinviare la riunione di domani e chiedo ai sindaci comunque di non votare questo provvedimento.
Altrimenti ai privati consentiremo di acquisire un’azienda pubblica anche con le rate del concordato (se questo è il piano) già pagate dagli utenti. Il danno oltre la beffa. Su questa manovra c’è un grave deficit di trasparenza.
Se c’è un concordato in corso per il quale vanno pagate delle rate, è impensabile che siano i cittadini a doverlo fare. L’aumento di capitale impraticabile, il fallimento impraticabile: allora qualcuno ci dica qual è la strada. Infine il management di Alto Calore ci spieghi come saranno impiegati questi fondi: in nuovi investimenti, in tecnologie, in assunzioni? Che cosa significa, in ultima analisi, investimenti in qualità del servizio?”