Il maltempo torna a colpire l’Italia dopo un 2024 che ha fatto registrare il record di eventi estremi, oltre dieci al giorno, confermando il sempre più pesante impatto dei cambiamenti climatici che alla sola agricoltura sono costati nove miliardi di euro nell’anno appena concluso.
E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti sulla banca dati Eswd diffusa in occasione della nuova perturbazione che sta colpendo soprattutto il Centro Sud, con allerta gialla in sette regioni meridionali a partire da Campania, Basilicata e Calabria.
Ma la situazione preoccupa anche in Toscana, Umbria ed Emilia Romagna. Gravi danni si segnalano in provincia di Salerno, dove il vento ha scoperchiato le mettendo a rischio le coltivazioni di insalata, mentre le bufere di pioggia hanno distrutto arnie e ortaggi. Il 2024 ha visto ben 3773 tra nubifragi, grandinate, tornado e tempeste di vento, con un aumento del 9% rispetto al 2023. Ma se si considera il 2014, nel giro di un decennio gli eventi estremi sono praticamente quadruplicati. Un’anomalia peraltro confermata dal dato sulle temperature che, secondo Isac Cnr, hanno visto il 2024 in Italia come il più caldo di sempre, con 1,35° in più rispetto alla media storica, con punte di 1,44 gradi al Centro e al Sud.
Il risultato è che agli effetti del maltempo si sono sommati quelli della siccità con cali a doppia cifra per alcune produzioni simbolo dal grano (-20%) all’olio d’oliva (-32%), colpiti dalla mancanza di pioggia, al riso e alle nocciole flagellati dal meteo. Dinanzi agli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, la Coldiretti rilancia la proposta di un piano invasi con sistemi di pompaggio, che consentirebbe di garantire acqua nei periodi di siccità ma anche di limitare l’impatto sul terreno di piogge e acquazzoni sempre più violenti.