Dai fogli matricolari dei soldati irpini alle cartoline inviate dal fronte. E’ un itinerario che racconta l’Irpinia nella Grande Guerra attraverso un ricco patrimonio documentario la mostra “Come fiamma perenne di gloria”, allestita presso l’Archivio di Stato in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, quale primo contributo dell’Archivio di Stato di Avellino all’attività del Comitato per la valorizzazione delle festività civili, istituito dal Commissario Straordinario del Comune di Avellino Giuliana Perrotta.
Documenti che consegnano storie come quelle di Giulio Lusi, arruolatosi a 18 anni, morto al fronte sventolando il tricolore, a scorrere nomi e vicende di eroi di guerra e di renitenti alla leva. Dall’albo d’oro dei caduti ai telegrammi inviata dal comando sugli sviluppi della guerra. E’ il direttore dell’Archivio di Stato Lorenzo Terzi a sottolineare come “Il documento racconta il contributo dell’Irpinia alla Grande Guerra che fu notevole. Un contributo evidente nei fogli matricolari in mostra”. Prezioso i fondi relativi ai Comuni di Santa Paolina e Conza che documentano militari morti, dispersi, mutilati, feriti e decorati nella guerra del 1915-1918 fino alle cartoline di soldati inviate dalle zone di guerra o alle disposizioni vigenti in materia di concessione del soccorso giornaliero alle famiglie die militari delle truppe alle armi. Tra i documenti la comunicazione del Ministero della guerra al sindaco sulla morte e la sepoltura a Lunichen del soldato Francesco Di Rienzo. Ad inaugurare la mostra, insieme al direttore dell’Archivio, Lorenzo Terzi, il commissario Giuliana Perrotta e il Viceprefetto Onofrio Vito Padovano in rappresentanza di S.E. il Prefetto, Rossana Riflesso. A introdurre l’incontro la proiezione di un filmato sullo stesso tema della mostra, realizzato dall’Archivio di Stato di Avellino. Ad accompagnare i presenti alla scoperta della ricca documentazione le funzionzarie archiviste, curatrici della mostra, Ersilia Basile e Marialuisa Squitieri.






