Robert Omo, il killer nigeriano del commerciante cinese di Monteforte è in grado di intendere e volere ed è idoneo a presenziare in aula. Questa la conclusione della perizia psichiatrica del dottor Francesco Saverio Ruggiero, che aveva incontrato l’imputato insieme alle parti coinvolte nel processo. Ma nell’udienza celebrata, stamattina, presso il Tribunale di Avellino, il collegio presieduto dal giudice Gianpiero Scarlato, ha disposto una nuova perizia psichiatrica.
La Corte, dopo una breve camera di consiglio ha deciso di autorizzare un ulteriore accertamento sull’imputato in base ad una perizia, presentata dalla difesa e alla relazione inviata dalla Direzione Sanitaria del carcere.
Il difensore della parte civile, l’avvocato Costantino Sabatino, rappresentante dei familiari del commerciante cinese, ha espresso dubbi sull’utilità di questa nuova perizia, sostenendo che potrebbe non portare a conclusioni diverse dalle precedenti.
Tuttavia, l’avvocato di Omo, il penalista Nicola D’Archi, ha ribadito la necessità di una valutazione aggiuntiva, sottolineando anche il possesso di nuovi documenti che attestano il suo stato di disagio psichiatrico. La Corte di Assise ha conferito il nuovo incarico alla dottoressa Enrichetta Fotino, che sottoporrà l’imputato ad un esame psichiatrico, per accertarne la capacità di intendere e volere e di valutarne la pericolosità sociale. La psichiatra, nel conferimento dell’incarico, ha chiesto l’ausilio della dott.ssa Rosa Bruno. Le operazioni peritali inizieranno lunedì 8 aprile 2024 e dureranno 46 giorni. La prossima udienza, adesso, è attesa per il 23 maggio 2024.
Robert Omo, è accusato dell’omicidio del commerciante cinese e del tentato omicidio di un 49enne avvenuto il 30 luglio del 2022. Il 24enne stava aggirandosi tra gli scaffali del negozio e, giunto nei pressi della cassa, si è trovato davanti Krasimir Petrov Tsankov, 49enne bulgaro. Quest’ultimo era di spalle e, in quel momento, Robert Omo lo avrebbe violentemente colpito. Alla vista di quanto stava accadendo, è intervenuto il 56enne di origini cinesi Yuancheng Gao, titolare dell’esercizio commerciale. Robert Omo, però, che ancora brandiva il martello con cui avrebbe colpito Petrov, avrebbe rivolto la sua aggressività verso il 56enne lasciandolo privo di vita a terra.