Lo aveva detto da candidato alle amministrative, Vittorio Boccieri, alla guida della lista Progetto Avellino Futuro. “I conti versano in condizioni pietose, la città deve preoccuparsi di pagare un debito di 100 milioni di euro. Alla luce di ciò chiedo a tutti gli avellinesi responsabili di non farsi abbindolare da chi millanta progetti futuristici senza fare i conti alla tasca o negando del tutto una parte della verità”, aveva sentenziato Boccieri.
E ora lo ricorda: “Quello che avevo previsto si è rivelato esatto, l’amministrazione non può fare altro che affidarsi ad un commissario, la situazione è disastrosa”. E’ tutto qui il motivo della crisi al Comune secondo Boccieri.
Che da avvocato tributarista aveva anche spiegato il perché il bilancio poteva essere approvato già lo scorso agosto: “La volontà dell’assessore al bilancio del Comune di Avellino di sottoporre il documento contabile, fondamentale ai fini della gestione di un ente, ad un’autorità terza che lo valutasse in modo obiettivo, ha ottenuto il completo dissenso da parte della sindaca e della parte politica di questa amministrazione. È evidente che i bilanci del Comune di Avellino , oltre a non essere stati nella disponibilità della collettività per moltissimo tempo (ad Avellino non è esistita l’amministrazione trasparente), nascondessero chiare idiosincrasie che a me non erano sfuggite e, quale candidato a sindaco, sono stato l’unico che ha posto l’attenzione su tale aspetto durante tutta la mia campagna elettorale). La minaccia da parte dell’odierno assessore di volersi dimettere ad un mese circa dal suo insediamento (l’ex assessore Mario Calabrese ndr), è chiaramente il segno di un forte dissesto che interessa le casse del comune. Come dicevo in tutti i miei interventi, emergono forti inadempienze compiute dall’amministrazione passata, soprattutto con riferimento alla riscossione delle imposte, delle tasse e di tutte le economie e finanze disponibili per l’ente. Confido che finalmente si prenda atto, per davvero, che il Comune di Avellino è indebitato per una gestione allegra delle casse che già si è riverberata sui cittadini di Avellino che da tempo pagano le tariffe massime di imposte e servizi erogati dal Comune e che per esse saranno obbligati anche a corrispondere i conguagli”.