“Avevamo ragione”: Nicola Giordano, consigliere comunale uscente del Pd commenta così le prime mosse del commissario prefettizio del Comune di Avellino, che per evitare il dissesto ha chiesto un aiuto ai cittadini con il 5 per mille e che ha già dato il via ad un massiccio piano di tagli ‘lacrime e sangue’. “Era novembre 2023 – ricorda Giordano -, in un clima di silenzi, dentro e fuori i partiti, di propaganda e di paura, quando denunciavamo a voce alta una verità scomoda: il Comune di Avellino era alla canna del gas, con i conti fuori controllo, le tasse al massimo, il patrimonio svenduto e milioni buttati in eventi effimeri”.
“Oggi, con una sindaca sfiduciata, Laura Nargi, e un ex sindaco, Gianluca Festa, che dopo averla sfiduciata, tenta di riciclarsi come moralizzatore della vita pubblica, quella verità viene confermata punto per punto dal Commissario Giuliana Perrotta, chiamata a rimettere ordine. Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni, le casse comunali sono dissanguate; gli sprechi sono stati enormi; Il ‘patto col governo’ è servito solo a giustificare l’aumento delle tasse, senza alcun risanamento reale; i servizi essenziali, mense scolastiche, welfare, interventi sociali, sono stati abbandonati”.
“Avevamo un’amministrazione, quella dell’ex sindaco Festa, che ha usato i soldi pubblici come un bancomat per propaganda ed eventi, mentre aumentava le rette scolastiche e dimenticava i più fragili. Lo dicevamo allora, quando era difficile e impopolare farlo. Lo certifica oggi chi ha raccolto i cocci dopo la tempesta. La verità è questa: Avellino non è stata amministrata. E’ stata usata. Ora servono memoria, responsabilità, ma soprattutto una visione nuova, radicale, concreta. Per ricostruire dalle macerie, e per non dimenticare chi le ha causate”.