La data per le elezioni amministrative non c’è ancora, ma per il 2025 si presenta un numero molto limitato di comuni chiamati al rinnovo dei propri consigli comunali. A causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19 del 2020 e 2021, i termini elettorali ordinari erano stati differiti, per entrambe le annualità, al periodo autunnale. Il riferimento è la legge n. 182/1991 in materia elettorale di settore.
Come già chiarito dal Dipartimento Affari Interni e Territoriali – Direzione per i servizi elettorali del Ministero dell’Interno, i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2020 andranno al rinnovo nella primavera del 2026, i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2021, rieleggeranno i propri organi nella primavera del 2027.
Per quest’anno la conta si riduce molto: In Campania ne risultano in tutto 15 su 550. Si voterà in otto comuni con popolazione legale superiore alla soglia dei 15.000 abitanti con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno. E nessun capoluogo.
Tre sono i Comuni in Irpinia: Chiusano di San Domenico, Rotondi, Senerchia; uno in provincia di Benevento, Sant’Angelo a Cupolo. In provincia di Caserta Lusciano e Pignataro Maggiore; per la città metropolitana di Napoli Casavatore, Giugliano in Campania, Marigliano, Nola, Poggiomarino, Volla; per la provincia di Salerno Capaccio Paestum, Ispani, Sant’Angelo a Fasanella.
Sono tutti comuni commissariati, il cui Consiglio si rinnova per motivi diversi dalla scadenza naturale del mandato, in genere per crisi amministrative che hanno portato alla fine anticipata, come è accaduto per i tre comuni irpini: a Chiusano di San Domenico e Senerchia i rispettivi sindaci, Carmine De Angelis e Adriano Mazzone, sono stati sfiduciati da consiglieri di minoranza e altri facenti parte della maggioranza, a Rotondi il sindaco Giuseppe Ilario si è dimesso, ma in seguito ad una evidente crisi politica.
I movimenti tra gruppi, vecchie e nuove alleanze sono tutti in corso, anche se apparentemente sottotraccia.