Creare ponti dove altri vedono muri. È stato l’impegno portato avanti dall’Associazione di volontariato “Comunità Accogliente di Mercogliano”, cuore pulsante di solidarietà e integrazione che ha festeggiato i suoi dieci anni nel corso di un incontro al Carcere Borbonico. E’ Letizia Monaco, alla guida di Comunità Accogliente, a spiegare come “È stato un viaggio straordinario, fatto di incontri, sguardi, mani tese nel segno della gratuità. Abbiamo accompagnato centinaia di uomini e donne nel percorso di accoglienza, sostenendole nei loro bisogni primari, dall’apprendimento della lingua alla ricerca di un posto di lavoro o di un alloggio. Quando dieci anni fa sono arrivati i primi flussi migratori a Merogliano, un gruppo di noi cittadini ha scelto di non stare a guardare. Attraverso la somministrazione di un questionario abbiamo scoperto che quei giovani, ospitati nei Centri di accoglienza, volevano imparare l’italiano e poi festeggiare con noi. L’impegno portato avanti ha riguardato, in particolare, l’alfabetizzazione, attraversi corsi di lingua italiana che hanno rappresentato la chiave per l’autonomia di uomini e donne, il sostegno burocratico, sia legale e amministrativo, a partire dalla compilazione delle richieste per permessi di soggiorno e la sensibilizzazione al dialogo attaverso il confronto con le scuole, l’educazione delle nuove generazioni contro qualsiasi forma di discriminazione, la partecipazione a rassegne come Castellarte, la sinergia con i sindacati come la Cgil e i Centri per l’impiego che hanno favorito la partecipazione a percorsi di formazione professionale. Abbiamo creato, inoltre, uno spazio di socializzazione attraverso laboratori dedicati al confronto tra culture e tradizioni. Tanti di quei giovani che hanno partecipato alle nostre attività sono diventati loro stessi volontari”. “La Comunità Accogliente – spiega Elena Pagano consigliera delegata alle Politiche di coesione ed inclusione sociale – è una realtà del nostro territorio di cui siamo profondamente orgogliosi. È un punto di riferimento prezioso per chi cerca un’opportunità e desidera costruire un futuro migliore. Come Amministrazione, siamo da anni al loro fianco e continueremo a sostenere il loro impegno, perchè l’integrazione è possibile, concreta e arricchente per tutti. Una comunità che accoglie è una comunità che cresce, che si apre, che non ha paura del cambiamento, ma lo abbraccia con umanità.”
Una festa cominciata al Carcere Borbonico con le toccanti testimonianze di tre ragazzi arrivati al tempo dei grandi sbarchi in Italia e accolti e accompagnati nell’inserimento nella comunità locale, grazie ad un percorso di insegnamento della lingua italiana e l’abilitazione al lavoro. “Senza la presenza dei volontari di Comunità Accogliente sarebbe stato tutto più difficile, invece, abbiano potuto contare su persone che ci hanno sempre rassicurato, ci hanno aiutato a inserirci nella comunità insegnando la lingua e sostenendoci sempre”.
Nel pomeriggio presso la sede dell’associazione spazio al pranzo con piatti tipici, balli e canti, condivisi anche con i ragazzi dei nostri centri MSNA.