Rosa Bianco
Nel crocevia dell’esistenza, tra l’essere e il divenire, la comunità si erge come spazio di confronto, la ragione come strumento di discernimento, la storia come orizzonte di senso. È in questo intreccio che si colloca il pensiero di Aldo Masullo, maestro di filosofia e custode di un’etica della responsabilità. Comunità, Ragione e Storia secondo Aldo Masullo, evento promosso dall’Associazione “Insieme per Avellino e l’Irpinia”, si terrà sabato 5 aprile 2025 alle ore 17:00 presso il Circolo della Stampa di Avellino. Un incontro che non sarà mera commemorazione, ma un dialogo vivo con un pensiero capace di orientare il presente.
LA FILOSOFIA COME PRATICA DELLA COMUNITÀ
Masullo ci ha insegnato che la filosofia non è una speculazione astratta, ma una pratica della comunità, un atto di resistenza contro la dispersione dell’essere nell’insignificanza. Il suo pensiero e l’attenzione all’altro come condizione di ogni autentico processo conoscitivo saranno al centro di un dibattito denso di stimoli.
Ad aprire il confronto sarà il dott. Pasquale Luca Nacca, Presidente dell’ Associazione Insieme per Avellino e per l’ Irpinia, che guiderà il dibattito tra esponenti del mondo filosofico e culturale. Interverranno Mirella Napodano, esperta di filosofia dialogica, Fausto Baldassarre, professore di filosofia, Rosa Bianco, docente e critica letteraria, Giovanni Sasso, presidente della Società Filosofica Italiana di Avellino e Lorenzo Masullo, figlio del filosofo. La sintesi del percorso sarà affidata al’illustre professor Luigi Anzalone, che analizzerà le implicazioni contemporanee del pensiero masulliano. Gianni Festa, insigne direttore del Corriere dell’Irpinia, offrirà una prospettiva giornalistica sulla presenza del filosofo nel dibattito pubblico.
IL FILOSOFARE COME RESPONSABILITÀ STORICA
Con il supporto della Società Filosofica Italiana – Sezione di Avellino e di AMICASOFIA, questo incontro si propone di riattivare il pensiero di Masullo come forza critica e prospettica. Il filosofo napoletano ci ha insegnato che la storia non è un archivio inerte, ma una tensione continua tra passato e futuro, una dialettica che interpella la nostra capacità di scelta.
L’Irpinia, terra di memoria e di pensiero, si fa ancora una volta teatro di un incontro in cui la filosofia si mostra nella sua essenza più autentica: non come sterile esercizio, ma come strumento di trasformazione. L’eredità di Masullo non è solo un patrimonio da conservare, ma una responsabilità da assumere: essere, nel mondo, soggetti di pensiero e di azione.
Come egli stesso pensava: “La comunità non è solo l’insieme degli individui, ma l’espressione di una volontà comune che, attraverso il riconoscimento reciproco, crea la condizione della libertà. È solo nella dialettica tra il sé e l’altro che la storia prende forma e la ragione diventa forza liberatrice.”