La campagna elettorale sta per volgere al termine e tra le fila del centrosinistra parte il rush finale. Ospiti ad Avellino il deputato Piero De Luca e il capogruppo in Senato Francesco Boccia. Per i dem è il momento di sostenere con forza la candidatura a sindaco di Antonio Gengaro, espressione di un campo largo che per De Luca “non è un laboratorio, ma un modello nazionale“. Un unicum che vede, oltre alla coabitazione nella stessa coalizione di tutti i partiti di opposizione governativa, anche l’unione di schleneniani e deluchiani.
Una serata che ha visto tutto il Partito Democratico irpino compattarsi intorno ad Antonio Gengaro, dagli ex consiglieri comunali fino ad arrivare all’ex sindaco di Avellino Paolo Foti. Nessuno escluso, serrare le fila per tirare la volata alle amministrative del prossimo fine settimana.
“Sono qui per ribadire il sostegno alla candidatura di Antonio Gengaro”, esordisce il vicecapogruppo dem alla Camera.
“Un esponente del Partito democratico che ha messo insieme forze civiche, progressiste, di sinistra, il Movimento Cinque Stelle. Siamo contenti di questa ampia coalizione per ritornare a governare Avellino. Non possiamo più permetterci una città isolata e ferita come negli ultimi anni. Dobbiamo voltare pagina per dare una nuova speranza a questa comunità, ed è l’obiettivo che ci stiamo ponendo. Mi sento di ringraziare il Pd per il lavoro di opposizione che ha fatto in questi anni, che ci ha permesso di arrivare con questa forza e credibilità. Avellino non è un laboratorio ma un modello politico nazionale“, dichiara Piero De Luca, che lancia il guanto di sfida agli avversari cittadini e non.
“Siamo orgogliosi – conclude – di quello che abbiamo fatto e di presentarci con i nostri simboli i partito, a differenza di alcuni partiti di destra che se ne vergogna. La battaglia che facciamo è per Avellino, ma anche nei confronti di un governo che è antimeridionalista, che sta massacrando il Mezzogiorno, che continua a non erogare i fondi di sviluppo e coesione. Un governo che proverà ad approvare l’Autonomia Differenziata. Ripartiamo dai temi a noi cari, come la sanità e la scuola pubblica, il sostegno alle donne e ai giovani. Con Antonio sindaco potremo lavorare su questi obiettivi“.
E’ dello stesso parere Francesco Boccia, che individua nell’ex amministrazione e la destra i principali avversari: “Scegliere Gengaro è scegliere la rinascita di Avellino. In una fase storica che vede il PD, il centrosinistra e tutti i partiti all’opposizione delle destre, contro i tagli che il governo Meloni sta facendo alla sanità, alla scuola, ai servizi alla persona. Abbiamo denunciato lo scambio tra autonomia differenziata e premierato, il cui prezzo sarà pagato dalla Campania, dalle aree interne. Antonio rappresenta la risposta di una terra orgogliosa, umiliata dall’amministrazione Festa, che la destra ha calpestato. Agli eletti qui in Senato e alla Camera, chiediamo di fare un passo indietro perché hanno tradito Avellino e la Campania votando lo spacca Italia.
“Avellino – conclude – ha bisogno di una guida politica onesta, trasparente, che combatte qualsiasi tipo di infiltrazione e che dice ai giovani e a chi crede ancora nella politica di venire in palazzo di città che sarà una casa di vetro. Le imprese saranno libere di operare, l’agricoltura tornerà ad essere fiorente e gli investimenti saranno fatti alla luce del sole. Ecco perché sono ancora qui al fianco di Antonio Gengaro e sono sicuro che la comunità che avversa la destra sarà al suo fianco“.