Condoni edilizi, la Procura di Avellino ha disposto un nuovo accertamento, già eseguito dal personale dell’Aliquota di Polizia della Guardia di Finanza e della Digos presso il Comune di Avellino. Si tratta di un accertamento relativo al programma informatico con il quale viene gestito il capitolo relativo ai condoni. Accessi e password quelle molto probabilmente all’ attenzione degli investigatori, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma e dal pm Fabio Massimo del Mauro.
Qualche giorno fa c’erano state le prime iscrizioni da parte della Procura nel registro degli indagati nell’inchiesta sui falsi condoni rilasciati dal Comune di Avellino rinnovando richieste di sanatoria per abitazioni non sanabili utilizzando protocolli di domande realmente presentate da soggetti deceduti o che avevano perso interesse perchè la loro pratica era rimasta inevasa. Sei gli indagati: si tratta di un ex dirigente del Palazzo di Città, un responsabile del Comune di Avellino e quattro Rup (responsabili del procedimento), accusati di falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico. Un’iscrizione necessaria anche alla luce del decreto di sequestro preventivo firmato dal Procuratore Domenico Airoma e dal sostituto Fabio Massimo Del Mauro, il magistrato che coordina le indagini.
Tra gli indagati non c’è l’attuale dirigente del Sued, l’ingegnere Luigi Maria Cicalese, che è stato nominato a capo di questo Settore del Comune solo ad agosto scorso, e che anzi ha contribuito a scoprire i primi casi sospetti. Intanto ci sarebbe un particolare relativo alla genesi degli accertamenti che avrebbero fatto scattare il caso condoni: tutto sarebbe nato da un procedimento per furto aggravato, quello denunciato da una dirigente comunale, molto probabilmente di materiale del settore relativo ai condoni. Sono sette le pratiche finite nel mirino della Procura di Avellino
L’indagine della Procura è naturalmente secretata, ma qualche dettaglio in più è nel frattempo trapelato grazie al lavoro di controllo che sta svolgendo la Commissione consiliare permanente Trasparenza, presieduta dal consigliere comunale Ettore Iacovacci (Pd): in una delle ultime sedute è stato chiamato al tavolo anche l’attuale dirigente del Settore Urbanistica, l’ingegnere Cicalese, che ha effettivamente ammesso di aver trovato un ufficio un po’ di “disordine”: «Errori ne sono stati commessi» ha detto nel corso di un’audizione alla quale partecipavano, oltre al presidente Iacovacci, anche gli altri componenti della Commissione: Antonio Gengaro (Pd), Giuseppe Giacobbe (Moderati e Riformisti), Nicole Mazzeo e Vincenzo Picariello (entrambi di Coraggio per Avellino). E dopo la prima ordinanza di demolizione relativa ad un immobile di Contrada Tufarole e Contrada San Oronzo, proprio qualche giorno fa e’ scattata un’altra ordinanza relativa ad un immobile di Contrada Bosco dei Preti.