Il sindaco di Avellino Gianluca Festa rivendica con forza il risultato raggiunto sul fronte dei sostegno alle donne, dopo che il Comune di Avellino ha incassato il parere della commissione tecnica multidisciplinare dell’Asl sull’apertura di un consultorio femminile nei locali individuati da tempo dall’ente a Rione Mazzini.
La struttura di via Raimo, infatti, era stata scelta allo scopo nell’ottobre del 2021, quando la giunta di Palazzo di Città aveva approvato il progetto in giunta, su proposta del sindaco, Gianluca Festa.
Successivamente, era partita l’istanza all’Asl per l’ok della commissione tecnica multidisciplinare. Nel mezzo, una costante interlocuzione istituzionale, con la richiesta di integrazioni prontamente prodotte dagli uffici dell’ente. Fino all’odierno semaforo verde, che chiude positivamente un percorso lungo e articolato, sul quale l’Amministrazione ha profuso un grande impegno. Un risultato rivendicato con forza dal sindaco Gianluca Festa: «Lo avevo promesso alla mia comunità e ora quell’impegno è stato mantenuto. – dice la fascia tricolore – A distanza di 8 mesi dall’invio della nostra istanza, 18 da quando abbiamo approvato il progetto in giunta, la commissione tecnica multidisciplinare dell’Asl ha espresso parere favorevole. Ora potremo far partire i lavori e dotare la città di uno spazio protetto per garantire adeguati servizi alle donne ed alle famiglie che ne avranno bisogno. Avellino – ricorda il sindaco – era rimasta senza un consultorio comunale dal 2019, quando era stato chiuso l’ultimo, allocato a Borgo Ferrovia. Ci siamo adoperati sin dal nostro insediamento per superare questa inaccettabile condizione e ora raccogliamo i frutti del nostro impegno». – conclude –
«Ringrazio l’Asl per la collaborazione istituzionale instaurata. – afferma l’assessore alle Pari opportunità, Marianna Mazza – Un iter culminato, non a caso, in un parere favorevole rispetto al nostro progetto. Abbiamo mantenuto l’impegno assunto nei confronti della nostra comunità – continua Mazza – rispetto ad un servizio e ad un presidio essenziali. Come madre, donna e rappresentante istituzionale, sentivo il dovere di centrare questo traguardo. Ora – conclude – auspico che in tempi moto brevi la struttura sia concretamente fruibile per le donne che necessitano dei servizi che dovrà erogare».