Grottaminarda -“Il corso di Infermieristica resterà qui”. Lo dice il sindaco della cittadina ufitana, Marcantonio Spera, rispondendo ad una interrogazione consiliare verbale dell’opposizione. Il gruppo di “Per Grottaminarda – 2027”, infatti, nutriva ancora delle “perplessità – aveva detto il capogruppo Vincenzo Barrasso -” in merito al fatto che, la vicenda, potesse risolversi in maniera positiva.
La laurea triennale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, della Università degli Studi della Campania” Luigi Vanvitelli “è attiva dall’anno accademico 2005-2006, qui a Grottaminarda, e quest’anno sarà spostata a Caivano, in provincia di Napoli. La qualcosa ha suscitato subito preoccupazioni, e polemiche.” La città dell’hinterland napoletano non c’entra-dicono comunque gli amministratori comunali grottesi-.
Non vogliamo mettere in piedi una guerra tra poveri. Abbiamo soltanto chiesto che, il Corso di Infermieristica, resti anche a Grottaminarda”. Si sono, quindi, intensificati gli incontri, con il Rettore della “Vanvitelli”, Gianfranco Nicoletti, e per ultima la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, onorevole Giuseppina Castiello.
Sopratutto da parte dei consiglieri comunali di palazzo Portoghesi Antonio Vitale, delegato alla Sanità ed ai rapporti con le Istituzioni universitarie e Franca Iacoviello, capogruppo di maggioranza. “In quei colloqui avuti -continua il sindaco di Grottaminarda – Nicoletti autorizzava il consigliere Vitale a divulgare la notizia di una risoluzione positiva diretta a far permanere il corso di Laurea a Grottaminarda, dopo giorni convulsi di presunte dichiarazioni e proteste che avevano coinvolto la deputazione regionale, onorevoli di tutti i partiti e lo stesso governatore Vincenzo De Luca per fronteggiare il paventato rischio di chiusura. Le rassicurazioni verbali pronunciate dalle due massime autorità incontrate hanno rappresentato una pietra miliare per la questione inerente il corso di laurea in Scienze infermieristiche dell’Università “Vanvitelli” a Grottaminarda”.
Prima c’erano state le proteste, una convocazione di un consiglio comunale aperto sulla “vertenza Ufita”, di cui avrebbe fatto parte anche la questione della Università vanvitelliana. “Si fa presente che le conferme del mantenimento del detto corso di Laurea sono arrivate anche nei giorni successivi, dagli ambienti universitari -spiega ancora Spera – e sono state corroborate dalle dichiarazioni del Direttore Generale dell’Asl, dott. Mario Nicola Vittorio Ferrante alla presentazione del libro “Il Sapore dell’Ingiustizia” del Procuratore della Repubblica Antonio Rosario Luigi Guerriero“.
E ritiene, perciò, “superato il consiglio comunale monotematico, ancorché preannunciato, forti delle sincere rassicurazioni del Rettore, al fine di evitare strumentalizzazioni politiche”. E anche dello schieramento politico “trasversale” che, come le associazioni” sono scese in campo, si sono schierate unanimemente a favore di una concertazione positiva tra gli enti interessati per favorire la permanenza dei corsi universitari decentrati a Grottaminarda, visto che logisticamente e strategicamente sono utili, necessari e indispensabili per il rilancio delle aree interne. Consci di quanto rappresentato dal Rettore Gianfranco Nicoletti, della vicinanza dimostrata alle nostre Comunità, della competenza, serietà e professionalità con la quale ha affrontato la questione, incontrando prima il Sindaco di Grottaminarda e il Direttore Generale dell’Asl di Avellino, e interloquendo poi con i Consiglieri Comunali Antonio Vitale e Franca Iacoviello”.
“Riteniamo infondate e ingiustificate, quindi, le preoccupazioni espresse nell’Interrogazione consiliare del capogruppo di opposizione del gruppo “Per Grottaminarda 2027”, Vincenzo Barrasso, che ha messo in discussione la attendibilità e la veridicità delle dichiarazioni e rassicurazioni rese, ritenendo che il “percorso conservi ancora margini di complessità”. Lasciando intendere una possibile risoluzione negativa della questione”.
Il sindaco di Grottaminarda conclude :”Tale interrogazione rischia, pertanto, di riaprire una ferita mediatica pericolosa che riteniamo di dover chiudere velocemente esprimendo la nostra piena fiducia in quanto comunicato dalle massime Autorità universitarie e governative”.