Ritorna il Festival delle aree interne con l’obiettivo di portare un diverso sguardo sul cinema anche nelle aree apparentemente periferiche. Taglio del nastro per la X Edizione di Corto e a Capo – Premio Mario Puzo, in programma dal 21 al 26 agosto. Filo conduttore dell’edizione di quest’anno è Forme in Movimento – Corpi, paesaggi e presenze nel cosmo che ci circonda. “Ogni fotogramma è diverso dall’altro, ogni piccolo cambiamento è un passo verso l’azione, la trasformazione, il movimento ed è il movimento che crea le storie, le piccole storie come quelle che hanno fatto epoca – spiega il direttore artistico Umberto Rinaldi – È questo il concetto che sta alla base del cinema e questo quello che cerchiamo di catturare in questa edizione, quel piccolo movimento, quella variazione, quella diversità che fa evolvere le cose, che le fa cambiare e le fa vivere cercheremo di capire come si sviluppa la storia, quella del nostro festival, che quest’anno tocca il piccolo traguardo delle dieci edizioni, come quella del mondo che ci sta intorno, quel mondo che proprio quando sembra immutabile e cristallizzato, in realtà prepara una piccola mossa che gli consentirà di andare avanti”.
Si inizia mercoledì 21 agosto a San Martino Sannita, sull’altura dell’Angelo si aprirà il festival con la consueta tavola rotonda su Cinema e territorio. A seguire sarà inaugurata la sezione Aperitivi Cine-letterari dedicati alla presentazione di libri legati al cinema o alla settima arte. Si parte al femminile con la presentazione alle ore 19.00 del libro Storia di una donna bella di Elsa De Giorgi, presentato dalla sua curatrice Marialaura Simeone con Paolo Spagnuolo, modera Enrica Leone con la partecipazione del critico e studioso del cinema Paolo Speranza e di alcuni amministratori locali coinvolti nel festival e con il supporto della neonata associazione di sviluppo locale “Auna”. La serata proseguirà con l’amata formula del Mario Puzo Film Festival che prevede la proiezione dei lavori in gara e la votazione della giuria popolare. Quindi spazio alla presentazione di alcune opere fuori concorso. Il fotografo Pasquale Palmieri (recentemente premiato come miglior fotografo di scena con il premio CiCiak) presenterà un suo lavoro sul set di Mimmo Paladino per il film La divina Cometa. Giovedì 22 agosto alle ore 19.00 a San Giorgio del Sannio presso la Libreria Naima – Carlo Delle Piane. L’uomo che ho amato di Anna Crispino con presenza dell’autrice evento.
Giovedì 22 agosto evento serale a Montefusco con la presentazione fuori concorso di Antonello Carbone che con un esperimento di arti visive presenterà il suo progetto audiovisivo dal titolo Me ne vado e divento papa per il quale ha attivato un Crowfunding. Venerdì 23 agosto sarà la volta di Colle Sannita, con il supporto della Pro Loco, che oltre ai film in gara e ai lavori fuori concorso, vedrà la presenza dell’attore Salvatore Misticone, Scapece di Benvenuti al sud, che racconterà la sua carriera cinematografica e soprattutto si soffermerà sulla magia del cinema come promozione del territorio con il grande esempio di Castellabate.
Sabato 24 agosto tappa a Montella, una serata in simbiosi con l’interessante iniziativa Convivio al Monte, che si terrà nel Complesso Monumentale di Santa Maria della Neve con il conferimento del premio Mario Puzo a Silvia Scola, un’autrice del cinema storica che, insieme a suo padre Ettore e a tanti grandi nomi del cinema italiano ha scritto pagine importanti della settima arte. Alle 19.00 ci sarà un incontro con Silvia e la presentazione del suo libro Chiamiamo il babbo dedicato al grande Ettore Scola. A confrontarsi con lei Paolo Speranza. Dalle 21 e, dopo le proiezioni in concorso e fuori concorso (con diversi ospiti) vedrà a fine serata il conferimento del Premio Mario Puzo proprio a Silvia Scola.
La serata delle premiazioni finali, come da tradizione si terrà a Venticano, sede storica del festival, e vedrà la partecipazione di uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema italiano, Daniele Ciprì, (due volte David di Donatello e quattro volte Nastro d’Argento), un nome che ha lavorato con i più grandi registi del cinema italiano contemporaneo, che realizzerà una masterclass nel pomeriggio, mentre in serata verrà insignito del premio “Scrivere con la luce”.
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“Nell’evolversi confuso degli eventi – continua il direttore artistico – e delle immagini che caratterizzano il nostro tempo cercheremo di riannodare i fili, di uscire dalla turbolenza, rielaborando, fotogramma dopo fotogramma, le immagini della nostra storia. Il decimo anniversario arriva in un momento storico di grande difficoltà per tutte le manifestazioni e le iniziative culturali, un’edizione difficile ma che con grande caparbietà stiamo portando avanti e che sintetizza un po’ il percorso svolto fin qui: difficile, a volte incerto ma portato avanti con tanta passione e tanta determinazione che ci ha consentito e ci consente di stringere un continuo rapporto con il territorio cercando di dare uno sguardo diverso attraverso l’arte cinematografica, gli ospiti e tutte le iniziative che realizziamo. Questo legame, al contempo, ci porta a ricevere affetto, energia e passione da tutti i partner che incontriamo, da quelli storici ai nuovi entrati, e grazie a questa forza siamo riusciti a realizzare anche quest’anno un percorso che ci piace molto, che approfondisce il legame cinema-territorio che ci muove fin dai primi mesi di vita, aggiungendo un’ulteriore crescita alla nostra mission di portare il cinema nelle aree interne, dove solitamente non è di casa.
Mario Puzo Film Festival – Corto e a capo è nato nel 2015 con l’obiettivo di diffondere la cultura cinematografica attraverso proiezioni e incontri con autori, attori e protagonisti del cinema, privilegiando quelle figure che si muovono al di fuori dei circuiti ufficiali e dei canali classici di fruizione. Si svolge in paesi della provincia irpina dove spesso diviene l’unica possibilità di entrare in contatto con le opere cinematografiche senza doversi spostare. Ogni anno Corto e a capo ha un tema specifico, intorno al quale viene costruita tutta l’edizione tra cinema, musica, incontri con ospiti, libri e documentari partecipati.