Il circolo avellinese di “Per le Persone e la Comunità”, che pure aveva partecipato alla scorsa campagna elettorale per le Amministrative del giugno 2024, invoca un governo di scopo per salvare da un lungo commissariamento la città di Avellino: “Da qualche giorno ad Avellino risuona da più parti la locuzione “Bene comune”, come se questa fosse divenuta improvvisamente l’ultimo slogan elettorale per ottenere quel consenso – elemento definitorio e centrale nella comunità democratiche – necessario a proseguire, o forse sarebbe il caso di dire ad iniziare, l’azione amministrativa per il governo della città”.
“Non è nostra intenzione interrogarci sul senso profondo di questa espressione di cui troppo spesso, inebriati dalla forza del consenso numerico, le forze politiche si dimenticano, rivendicando, invece, quelle verità parziali sulle quali costruiscono le proprie narrazioni elettorali. Riteniamo, però, importante sottolineare che il bene comune, quale fondamento essenziale di una comunità democratica, non può riaffiorare soltanto nei momenti di crisi e di incertezza quando il compromesso non trova un ancoraggio negli interessi personali o nei desideri di affermazione del proprio io; quando le prospettive e le visioni si dividono, le logiche di potere superano quelle del servizio alla cittadinanza, il desiderio di visibilità offusca una visione prospettica sulla realtà”.
“Ad un anno di distanza da una campagna elettorale che ha diviso profondamente la cittadinanza avellinese e che ha decretato, almeno apparentemente, una coalizione vincitrice, stiamo assistendo all’ennesimo scontro non su idee, programmi, progetti, ma sulla necessità di affermare la propria supremazia personale sull’alleato/avversario. Ecco il contesto nel quale interviene il richiamo al ‘Bene comune’. Per le Persone e la Comunità – rete di azione politica composta da donne e uomini provenienti dal mondo dell’associazionismo, del volontariato, del terzo settore, radicata in tante realtà locali della Campania e che, nelle ultime elezioni dello scorso giugno, ha partecipato alla competizione elettorale per l’elezione del Consiglio comunale di Avellino – è convinta che sia necessario ricollocare il dibattito sul bene comune nel suo alveo originario, senza far riferimento ad esso in base alla singola contingenza”.
“Se il Bene comune è il fondamento di ogni azione di governo, allora non può essere lasciato al desiderio dei singoli, ma perseguito in ogni circostanza, in ogni scelta amministrativa, in ogni iniziativa si metta in campo. Il Bene comune non si trova nel radicalismo delle rivendicazioni individuali o di gruppo; esso è piuttosto quel dubbio che consente di indugiare sui propri desideri, chiedendosi se davvero vadano assecondati e quanto contribuiscono a rafforzare il precario equilibrio tra le “parti” ed il “tutto”. In questa prospettiva, Per le Persone e la Comunità è convinta che sia giunto il momento di estromettere dal ragionamento politico, che in queste giorni impegna le varie forze presenti in consiglio comunale, il Sindaco, i suoi sostenitori e oppositori, quelle rivendicazioni individuali, in cui la “parte” non riconosce più la sua intersezione nel “tutto”, per porre al centro la vita di una comunità che da troppo tempo è relegata a far da sfondo a questioni distanti dalla concretezza
quotidiana e dalle problematiche che la investono”.
“L’appello al Bene comune si materializzi, allora, in una convergenza a tempo sulle urgenze della Città, per non abbandonarla ad un destino ancora più incerto, provando ad individuare le questioni impellenti e non più procrastinabili e adoperandosi, al contempo, per proporre soluzioni percorribili. Si tengano fuori compromessi e logiche individualistiche, facendo spazio a coscienza civica, virtù politiche, senso del diritto e della libertà, responsabilità verso i cittadini, rispetto dei luoghi istituzionali”.