Grottaminarda – Il comune ufitano è stato tra i primi, già qualche anno fa, sette per la precisione, ad intentare azioni di risarcimento nei confronti dell’Alto Calore, e per la denuncia dei disservizi continui perpetrati a questa comunità. Una petizione, “Azzeriamo i vertici dell’Alto Calore”, quando allora era presidente Lello De Stefano, che raccolse soltanto 316 sostenitori. Quelli che chiesero i danni subiti per i notevoli disagi arrecati, difesi dall’avvocato Antonello Altavilla, ebbero partita vinta.
Insieme all’avvocato, promotori dell’iniziativa furono Nicola Cataruozzolo e Erminio Merola. “Per vincere le battaglie c’è bisogno di costanza e impegno – dice Cataruozzolo, segretario della sezione locale del Partito democratico -. Stavolta tutti, ancora più numerosi, possiamo farcela e impegnare l’Alto Calore a rifare le reti colabrodo di sessanta anni fa. E che, ormai, non reggono più”. “Sono pronto a lottare – conclude -, ancora una volta, per questo diritto sacrosanto che ci viene negato con la creazione di un comitato civico rilanciando e aggiornando la petizione”.