Il Comitato “Uniamoci per l’Acqua” segnala la mancata esecuzione dell’intervento di sostituzione del tratto Castelfranci–Villamaina–Gesualdo della condotta DN 800, approvato il 27 novembre 2024 ma ad oggi privo di aggiornamenti ufficiali.
La popolazione di questi paesi è impaziente per via dei continui guasti, tre solo ad agosto 2024 e l’assenza di notizie su progetto, fondi e cronoprogramma. Dopo numerosi disservizi per oltre diecimila cittadini, ieri è stata inviata dal Comitato la richiesta di chiarimenti sullo stato dell’intervento di sostituzione della condotta adduttrice DN 800 tra Castelfranci, Villamaina e Gesualdo e rivolta alla Regione Campania-Direzione Generale Ciclo Integrato delle Acque, Ente Idrico Campano – Distretto Calore Irpino, Alto Calore Servizi S.p.A. e i diversi comuni coinvolti.
L’intervento è stato oggetto di una proposta del sindaco di Sturno, Vito Di Leo, approvata il 27 novembre 2024, con l’appoggio pubblico dei consiglieri regionali irpini. L’intervento prevedeva la sostituzione di circa 1,5 km di condotta, più volte soggetta a guasti e causa di gravi disagi idrici per una vasta area. In particolare, il Comitato fa riferimento al guasto segnalato il 27 agosto 2024 dall’Alto Calore Servizi S.p.A. e riportato da fonti di stampa locali, che interessò oltre 30 comuni irpini e sanniti.
Ad oggi, nonostante siano passati otto mesi e le numerose interruzioni idriche registrate nel mese di luglio 2025 (per altre cause): non risultano comunicazioni ufficiali relative all’avvenuta realizzazione.
A nome dei cittadini, il Comitato “Uniamoci per l’Acqua” richiede, innanzitutto, se l’intervento di sostituzione della condotta DN 800 sia stato eseguito e, in caso affermativo, quando e con quali fondi. Qualora non fosse ancora stato eseguito, si chiede di conoscere lo stato della progettazione, il cronoprogramma e le risorse stanziate. Insomma, si richiede ogni ulteriore informazione utile alla comprensione della situazione, in un’ottica di trasparenza e tutela del diritto all’acqua. Gli enti non possono più tenere all’oscuro migliaia di persone su un diritto primario ed essenziale.