Non c’è l’assessore Alessandro Scaletti nel mirino dei festiani. Piuttosto l’assessore Alberto Bilotta, delegato alle attività produttive. Sembra un paradosso: perché la crisi, per l’ex sindaco e i suoi, è tecnica, cioè non esiste: il problema è solo il parere sfavorevole del revisore dei conti al bilancio. E’ per tale ragione soltanto che il previsionale 2025-2027 non si può votare, dice Gianluca Festa. Però pare che la soluzione della questione, per lo stesso Festa, abbia anche un prezzo politico: un assessorato in più per i suoi.
Di conseguenza, alla sindaca Laura Nargi verrebbe meno l’unico assessore “politico” – consigliere comunale eletto nelle file di SiAmo Avellino – che gli è rimasto.
Comunque, prima il bilancio. E’ il presupposto per andare avanti. Scaletti, da tecnico, continua a lavorare al previsionale in attesa del voto in Aula del 12 maggio. I festiani sono disponibili a votare sì, a patto che prima ci sia il parere favorevole del revisore. Non è impossibile, anzi la soluzione è facile.
A questo punto, lo scontro interno alla maggioranza non sarebbe però superato e si aprirebbe la partita politica.
Nargi, venerdì a margine dell’iniziativa per celebrare il 25 aprile, ha assicurato che nessuno dei suoi due assessori sarà sostituito, a cominciare da Scaletti.
Manco a dirlo. Nel giro di 24 ore i festiani, forse infastiditi, quasi per ripicca, quasi a voler smentire platealmente il sindaco per sminuirne la credibilità, quasi a voler picconare ad oltranza la tenuta politica della fascia tricolore, hanno iniziato a ragionare dell’opportunità di chiedere le dimissioni di un assessore, cioè Bilotta. Che tra l’altro, da candidato, in campagna elettorale era intenzionato in un primo momento ad arruolarsi proprio con i festiani.
Festiani che, facendo dimettere l’unico assessore politico della Nargi, ammetterebbero la natura politica della crisi in maggioranza
Eppure, in settimana, con le dimissioni di Pasquale Penza i festiani hanno rinunciato alla guida dell’Acs. Per opportunismo, per necessità, per dare un messaggio di tregua a Nargi.
La verità è che la tregua è impossibile. A stretto giro, i festiani sono pronti a prendere due caselle: oltre alla delega alle attività produttive, la presidenza del Pdz, con la nomina alla presidenza della consigliera comunale Giovanna Vecchione.
Mentre Nargi cerca di resistere all’assedio: l’altro giorno ha trovato conforto nella telefonata del governatore Vincenzo De Luca, che si è complimentato per la promozione in B dell’Us Avellino; e ha inoltre assicurato che la Regione darà una mano per il nuovo stadio.
Cambia poco: in consiglio ciò che conta sono i numeri, non solo quelli del bilancio.