Una sfida, quella dell’associazione “Lotta per la Vita APS” per denunciare gli effetti sulla salute dei cittadini – malattie e decessi – provocati dalle lavorazioni dell’ex Isochimica che non si è mai fermata e prosegue con le azioni di sensibilizzazione sul tema della salute delle persone in relazione alla tutela dell’ambiente.
E’ Anna Candelo a spiegare come “Siamo partiti come un gruppo di mamme che si stava rendendo conto di quanto accadeva intorno a noi, a Borgo Ferrovia, ed ha iniziato a denunciare le condizioni di grave pericolo per la salute di tutti noi derivanti dalle vicende legate alla ex Isochimica. Poi con il tempo abbiamo dato vita ad una associazione assieme a tante persone, anche molti professionisti, medici, legali che ci hanno affiancato in questa nostra battaglia. Il nostro obiettivo quando siamo nati era quello di dare voce ai cittadini, denunciare un problema che necessitava di un soluzione immediata, raccontare il bisogno di sicurezza, il nostro diritto alla salute e chiedere la bonifica dell’area dell’Isochimica. Ci siamo resi conto che la voce del cittadino era purtroppo solo una goccia nell’oceano e con il tempo abbiamo quanto fosse importante raggiungere i media, i giornali e le televisioni per far conoscere le nostre denunce. In questo, l’essere una associazione ci ha aiutato molto, siamo diventati sempre più riconoscibili e siamo arrivati così prima ai tanti cittadini di Borgo Ferrovia che ignoravano questa situazione e poi a tutta Avellino superando infine sia i confini comunali che quelli regionali”. Una sfida, quella di Lotta per la vita rafforzata dalla sinergia con le altre associazione a partire dall’impegno del Csv Irpinia Sannio “Alla battaglia che in questi anni è andata avanti e va ancora avanti abbiamo affiancato un’attività di sensibilizzazione promuovendo convegni su tutto il territorio ed in questo ci è servito aver costruito una rete con altre associazioni, istituzioni e come dicevo prima molti professionisti che ci garantiscono sempre la loro presenza. Abbiamo portato avanti un’azione di sensibilizzazione su tutte quelle problematiche legate all’ambiente che possono avere gravi conseguenze sulla salute delle persone, questi fattori che noi chiamiamo “killer silenziosi”, rischi che spesso passano inosservati”.