Vorrei segnalare un’iniziativa attuata nel mese di agosto, di quest’estate che si avvia alla fine tra notizie di tragiche realtà belliche sempre più diffuse in tutto il pianeta, alle quali si aggiungono grandi finanziamenti all’industria delle armi: deterrenza alla guerra.
Un gruppo di giovani, ancora appassionati al cinema nella concezione di “settima arte”, hanno organizzato nei comuni di Lioni e Caposele una minirassegna di film di qualità, che per lo più non hanno avuto accesso alle sale cinematografiche – fanno eccezione “Goodbye Julia” (circolato per una settimana nei cinema d’essai) e “No Other Land”, il cui coregista è caduto recentemente in Cisgiordania sotto il fuoco israeliano.
La rassegna, costituita da cinque proiezioni, per lo più all’aperto (tre a Lioni e due a Caposele), ha per titolo “Il cinema in segreto” e già il titolo rende bene l’idea come un cinema di contenuti e di alto valore artistico debba circolare “in segreto” – al di là della presenza ai festival e quindi riservato ai soli addetti ai lavori o appassionati, migranti da una manifestazione all’altra -.
L’iniziativa è stata resa possibile dal generoso impegno di alcuni giovani di Lioni e Caposele, che credono ancora nella importanza, nelle potenzialità e validità dell’espressione artistica del cinema, che l’industria cinematografica sempre più tende a contaminare, a rischio annullamento.
E’ doveroso segnalare il sostegno all’iniziativa da parte del Comune di Lioni e delle Pro loco di Lioni e Caposele. Mi si consenta poi di elevare un plauso ed una sentita riconoscenza a questi giovani per una piccola fiamma di speranza nel futuro del Cinema e del suo portato di umanità, che hanno acceso in me e, spero, in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere alle proiezioni.
Ernesto Caprio