“Da Sistema a Destinazione”: nell’Auditorium Provinciale Itis Guido Dorso di Avellino amministratori provinciali e comunali, sindaci, esponenti di associazioni, giovani, hanno provato a pensare oltre gli steccati, e a considerare l’Irpinia come un “prodotto” da vendere, come terra nella quale restare e reinventarsi il futuro.
Il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, ha introdotto i lavori, assieme a Sabino Basso, presidente della Fondazione Sistema Irpinia, su quanto realizzato dalla Fondazione e sugli obiettivi futuri. In programma, la partecipazione alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli con Stand dedicato proprio alla Destinazione Irpinia.
Obiettivo, favorire il ritorno, fermare l’emigrazione, male cronico dei territori interni d’Italia e del Sud, promuovere l’interesse intorno alle risorse locali per mettere in moto nuove opportunità di lavoro e di sviluppo diffuso.
Nei dettagli è entrato Michelangelo Lurgi, Presidente della Rete Destinazione Sud “Progetto Ritorno in Italia 2023 – 2028”: «Il ritorno in Italia può essere favorito dalla promozione delle proprie risorse, e ogni Comune può farlo, in forma del tutto gratuita. Una vetrina aperta a tutti, e in molti hanno già aderito», ha detto, nel presentare le slide e il contributo dato dai giovani che hanno lavorato alla realizzazione del progetto.
Altri sono venuti stamattina, per saperne di più, per conoscere meglio il modello, anche da fuori provincia. Oltre ai tanti sindaci irpini, c’era anche la delegazione lucana rappresentata dal coordinatore della rete territoriale Destinazione Sud, Michele Laurino, sindaco di Sant’Angelo le Fratte, con Gerardo Strollo, sindaco di Colliano. Con loro, il presidente della Svimar, l’associazione per lo sviluppo delle aree interne, Giacomo Rosa, e l’ambientalista Lello Gaudiosi.