Arriva in Irpinia dalle regioni chiamate al turno elettorale per l’elezione del presidente e il rinnovo del consiglio regionale in Emilia Romagna e Umbria una grande lezione di democrazia, di umiltà e di successo della coalizione del centrosinistra.
In Emilia due autorevoli esponente del Pd, Stefano Banaccini ed Elly Schlein, opposti un tempo non lontano nella conquista della segretaria Pd, lottano insieme ora e recuperano un consenso che riporta il centrosinistra ai fasti del passato.
Anche di più.
In Umbria, mentre si conclude lo spoglio delle schede, Stefania Proietti, con il 50 per cento e oltre dei consensi, porta il centrosinistra alla vittoria dando la volata al Pd.
Ci sarà da ripensare per coloro che avevano dato per morta la coalizione del Campo largo. In realtà, laddove il potere è inteso come bene comune e non come bene proprio, il centrosinistra mostra la sua forza. “Un segno di dove possiamo arrivare quando siamo uniti e compatti intorno all’obiettivo”, dice Schlein, secondo cui “si profila un risultato straordinario per il Pd e questo conferma ciò che ci sentiamo come perno per la costruzione dell’alternativa a queste destre”. E aggiunge il neo presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale: “E’ la soddisfazione più grande che ci possa essere soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. Sono contento della responsabilità che mi hanno affidato i cittadini e metterò tutto me stesso per onorare al massimo l’impegno”.
Tutto questo ci riporta in Irpinia ed Avellino, una realtà nella quale c’è chi gioca a dividere il Pd e il Campo largo facendone strumenti con i quali conquistare solo il potere. I risultati delle due regioni indicano una strada per il superamento de questione Irpinia che sembra diventare sempre più una “questione dell’agire democratico”.