Si torna a respirare cinema nella piazza dell’Eliseo. Sabato 19 agosto, alle 21, si proietta Il grande dittatore di Charlie Chaplin – restaurato e distribuito dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Criterio Collection. Il clown più universalmente famoso e amato del suo tempo sfidava apertamente l’uomo che aveva causato più orrori e sofferenze di chiunque altro nell’epoca moderna. Il film inaugura la nuova edizione, organizzata dallo Zia Lidia Social Club, del Cinema all’aperto che si inserisce nel vario e ricco cartellone dell’Avellino Summer Festival del Comune di Avellino.
Con la direzione artistica di Michela Mancusi e Andrea De Vinco, dal 19 al 22 agosto sul grande schermo allestito nel piazzale antistante il cinema Eliseo verranno proiettati quattro film scelti con l’obiettivo di coinvolgere in maniera trasversale il pubblico di Avellino e provincia.
Oltre al già citato capolavoro della storia del cinema, restaurato e riconsegnato al pubblico in tutto il suo splendore, domenica 20 agosto alle ore 21 sarà la volta de L’innocent, una crime story romantica e divertente, parzialmente ispirata alla biografia del regista e attore francese Louis Garrel. Lunedì 21 agosto alle ore 21 omaggio a Massimo Troisi con la proiezione del documentario Laggiù qualcuno mi ama con il quale Mario Martone ha realizzato un ritratto a tutto tondo che trae forza dagli spezzoni dei suoi film e dalle interviste ad artisti che ne sono stati influenzati. Sarà anche l’occasione per concludere idealmente il percorso che ci ha visto ri-scoprire in una rassegna itinerante Jean-Luc Godard e la Nouvelle Vague. Gran finale martedì 22 agosto alle 21 con il ritorno in patria di Raffaele Minichiello, originario di Melito Irpino ma residente a Seattle, e la proiezione del film Kill Me If You Can, il film che racconta la sua storia intrecciando l’Irpinia degli anni Sessanta con gli Stati Uniti d’America in un’esistenza ai confini della realtà.
“Abbiamo cercato di coinvolgere il pubblico in maniera trasversale. Il primo ringraziamento – si legge nella nota dello Zia Lidia – va al Sindaco Gianluca Festa, all’assessore agli Eventi Stefano Luongo e a tutto il Comune di Avellino per il contributo fondamentale allo svolgimento dell’evento. Grazie all’Università degli Studi di Salerno e, in particolare, ad Alfonso Amendola per aver creduto nell’importanza e nelle potenzialità di questa rassegna. Un grazie particolare alle associazioni Apple Pie: l’amore merita LGBT+, Avionica, Arci Avellino APS, Centrodonna, Cinecircolo Santa Chiara, Circolo ImmaginAzione, Frammenti doc, Kinetta, Laika e Quaderni di Cinema Sud per il caloroso sostegno e per mantenere vivo il cinema sul territorio irpino. Un sentito ringraziamento speciale, inoltre, alla Cineteca di Bologna per il dialogo e il confronto costante, con la certezza che questa collaborazione rappresenti un punto di partenza per il prossimo e imminente futuro”
Sabato 19 agosto, ore 21
Piazzale Eliseo
IL GRANDE DITTATORE di Charlie Chaplin (125’)
in collaborazione con Cineteca di Bologna
Nell’autunno del 1938, Charlie Chaplin sta scrivendo in gran segreto il suo primo film parlato (lo si era già sentito cantare, in Tempi moderni, ma parlare mai) e il personaggio che andrà a interpretare è ispirato nientemeno che ad Adolf Hitler. Il grande dittatore, storia dello scambio di persona tra un umile barbiere ebreo e uno spietato tiranno, è presentato a New York nell’ottobre del 1940, ma in due anni lo scenario politico mondiale è mutato drammaticamente: nel 1939 è scoppiata la Seconda guerra mondiale. Ci sono film che possono essere compresi senza conoscerne il contesto storico e la genesi artistica, ma non si può apprezzare la grandezza di Il grande dittatore se si ignora che era stato concepito un anno prima del conflitto, se non si conoscono le pressioni che Chaplin subì da parte dai governi di mezzo mondo. Ma il regista era deciso a ‘dichiarare guerra’ al dittatore tedesco, a tutte le dittature, attraverso il grande schermo, e realizzò uno dei più grandi capolavori pacifisti del cinema mondiale.
Domenica 20 agosto, ore 21
Piazzale Eliseo
L’INNOCENT di Louis Garrel (99’)
Il giovane vedovo Abel non si fida dell’ex carcerato che la madre ha deciso di sposare. Con l’aiuto dell’amica Clémence inizia a indagare sull’uomo, dando il via a una serie di disavventure che lo aiuteranno a cambiare prospettiva sulla vita. “Con L’innocente, Louis Garrel realizza così il suo film più maturo e il meglio costruito, il più sorprendente e autenticamente divertente, dimostrandosi capace di portare avanti la narrazione con una leggerezza e una precisione che diviene stile, maneggiando i generi con sapienza e tenendo sempre vivo l’interesse per il destino dei personaggi, tutti perfettamente disegnati e altrettanto ben recitati da un cast molto affiatato.” (Gianluca De Santis, Cinefilia Ritrovata)
Lunedì 21 agosto, ore 21
Piazzale Eliseo
LAGGIU’ QUALCUNO MI AMA di Mario Martone (128’)
Se Massimo Troisi fosse stato un grande scrittore qualcuno dopo la sua morte prematura avrebbe frugato tra le sue carte e ci avrebbe dato un’edizione critica delle sue opere fitta di inediti e note a pie’ di pagina destinata agli specialisti. Ma per fortuna Troisi, che quest’anno avrebbe compiuto 70 anni, non era uno scrittore. Era un grande artista popolare, forse l’ultimo vero grande artista popolare espresso dal nostro cinema. Così, a quasi 30 anni dalla scomparsa (4 giugno 1994, sembra incredibile), continua ad aggiungere vita alla vita, cioè consapevolezza, buonumore, intelligenza. Con grazia preziosa e tutta sua che un altro grande uomo di spettacolo di diversa matrice, Mario Martone, ci restituisce in un documentario molto personale, anche se fitto di testimonianze (Fofi, Piccolo, Sorrentino, Ficarra e Picone, The Jackal, molti altri), ed emozionante come pochi. (Fabio Ferzetti, L’Espresso)
Martedì 22 agosto, ore 21
Piazzale Eliseo
KILL ME IF YOU CAN di Alex Infascelli (90’)
in collaborazione con Wanted Cinema e con la presenza del protagonista Raffaele Minichiello
Uccidetemi se ci riuscite. E’ questa l’espressione incisa sull’elmetto da guerra del marine famoso per essere diventato l’uomo che ha condotto il primo dirottamento di un aereo più lungo della storia, Raffaele Minichiello. Un “eroe”, come è stato definito dai telegiornali e dal popolo nazionale subito dopo il suo arresto all’aeroporto di Roma Fiumicino.Tratto dal libro Il marine – Storia di Raffaele Minichiello di Pierluigi Vercesi e Raffaele Minichiello e presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma lo scorso anno, Alex Infascelli racconta una storia a tappe in un misto di incredulità e sorpresa, con lo stesso Raffaele Minichiello rilassato ed emozionato che scopre le sue carte, si spoglia della sua corazza e si libera del suo fardello nel film della sua vita. Ma questa non è finzione cinematografica, è realtà. E il regista rimane tanto ammaliato dal suo atipico modus operandi (per salvare la pelle, sia chiaro) da mostrarlo a tutti, nella sua affascinante singolarità. (Martina Incorvaia, MadMass.it)