Raccontano la ricchezza delle tradizioni d’Irpinia le Via Crucis, capaci di richiamare ogni anno visitatori anche da fuori provincia, Da Vallata, dove sono oltre duecento centurioni a sfilare tra i vicoli del centro irpino, insieme ai “Misteri”, le tele settecentesche e i Cantori della Passio Christi di Metastasio, alla Passione di Gesualdo all’ombra del castello promosso con la collaborazione della Irpinia Film Commission con la regia di Roberto Flammia, fino ad Atripalda dove la via Crucis si conclude con la rievocazione della Crocifissione a Rampa San Pasquale. Tanta emozione anche per la Via Crucis al centro storico di Mirabella. Riti tra fede e tradizione, capaci di accomunare tutta l’Irpinia. Mentre a Cesinali è stato il rito della rosamarina a rivivere in un abbraccio capace di unire tutti i comuni della Valle del Sabato. Un itinerario tra storia, cultura e tradizione curato da Antonio Del Franco, aiellese doc, appassionato delle radici. Protagonisti i Comuni di Aiello del Sabato, Cesinali, San Michele di Serino, Santa Lucia di Serino, Santo Stefano del Sole, Serino. L’antico rito risale alla fine del 1800, in occasione del Sabato santo, in segno di pace e di augurio, viene distribuito un ramo di pino a ogni singola famiglia da chi intona i canti della Rosamarina. Un ritmo accompagnato dal suono di organetti, tammorre, triccheballacche e strumenti della tradizione.