L’area dem di Umberto Del Basso De Caro vuol fare la propria parte aalle regionali. Con lucidità analitica gli iscritti che seguono la linea politica dell’ex sottosegretario sanno che l’impresa non è facile, che il risultato positivo non è a portata di mano. Con intelligenza però provano a dare un contributo in termini di proposta programmatica.
Per tale regione, s’incontrano lunedì, alle 18, al Grand Hotel Irpinia. “Cammino Comune” spiega il senso dell’iniziativa: cammino comune alle regionali e magari cammino comune anche nel Pd, chiamando tutti a partecipare ad un progetto di sviluppo dell’Irpinia, ascoltando e riflettendo insieme.
Un confronto che è significativo se si vuole evitare che il dibattito politico generale e la compilazione della lista pd per la regione si riduca soltanto ad una logica elettoralistica. Per gli iscritti non è accettabile che siano in pochi ad apparecchiare e sparecchiare liste e segreterie, con buona pace dell’appartenenza, della tessera e del consenso.
Ma solo dopo una seria discussione realmente pubblica l’ex sottosegretario e suoi metteranno sul tavolo una proposta e a quel punto qualche nome per le regionali e per il congresso. E se è vero che i dem di De Caro non hanno la forza elettorale di competere con un candidato alla Regione, possono condizionare l’esito del congresso.
Non è un problema per De Caro, che da “riformista” ha sostenuto Stefano Bonaccini, lo stesso candidato del governatore Vincenzo De Luca, convergere alle regionali su un deluchiano doc, l’uscente favorito Maurizio Petracca. Ma senza rimanere a mani vuote e chiedendo un nome per la carica di segretario provinciale del Pd: il presidente dell’assemblea provinciale del partito Gerardo Capodilupo o Adriana Guerriero, vice segretario del Pd irpino.
Capodilupo è stato l’uomo della mediazione quando il partito nazionale nel 2022 scelse come segretario provinciale del Pd pacificato – seppure per poco – Nello Pizza. Guerriero è da sempre impegnata nella macchina organizzativa del partito, prima nei Giovani democratici e poi nella segreteria di Pizza.
Petracca in cambio dell’appoggio darebbe il via libera ad un congresso unitario. Nel patto De Caro-Petracca c’è spazio per l’area irpina di Elly Schlein. Se si vuole un partito veramente pacificato è il momento di mediare offrendo al gruppo della segretaria nazionale un incarico potenzialmente strategico rimasto vacante da sempre: la segreteria cittadina. Che potrebbe andare – ma l’ipotesi non contemplata dall’area Schlein – ad Antonio Gengaro, non candidato alla Regione.
Un patto nel Pd sarebbe l’alternativa all’instabilità del partito e al trasformismo. E la mediazione è forse obbligatoria anche per i vincitori in effigie.