Secondo il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, la Campania può vantare le liste d’attesa più corte d’Italia. Lo ha detto in occasione della consegna a Nola degli alloggi popolari. Un argomento sul quale non tutti possono essere d’accordo. Le liste d’attesa, in diversi casi e per diverse specialità, nelle strutture sanitarie irpine si sono addirittura allungate, rispetto a qualche anno fa. Accade all’Asl come al Moscati di Avellino.
L’argomento non poteva passare inosservato. Immediata la reazione del M5S. “Per Vincenzo De Luca in Campania abbiamo le liste d’attesa più corte d’Italia. Forse il governatore è solito curarsi in Lombardia o in Piemonte, solo così si spiegherebbe la sua incapacità ad analizzare lucidamente lo stato pietoso in cui versa la sanità pubblica nella nostra regione – dice il consigliere regionale Gennaro Saiello – I centri privati accreditati in Campania erogano prestazioni in regime di convenzione solo nei primi giorni di ogni mese, mentre nei giorni successivi sono costretti a svolgere la loro attività esclusivamente in forma privata e quindi dietro pagamento dell’intera tariffa a carico degli utenti.
Tutto ciò comporta un allungamento di mesi, se non addirittura di anni delle liste d’attesa, che va a penalizzare le fasce più bisognose della collettività che non possono permettersi tali esborsi”.
Il consigliere pentastellato continua:“I dati di Cittadinanzattiva parlano chiaro. Nella nostra regione il numero di prestazioni erogate nel canale pubblico è inferiore, per tutti gli esami e le visite monitorate, a quelle erogate in intramoenia, e questo vale presso tutte le Aziende ospedaliere. Al Cardarelli di Napoli sono state somministrate 1255 visite ortopediche in intramoenia e nel pubblico 112, all’Ospedale dei Colli nessun eco addome è stato somministrato nel pubblico, ne sono stati fatti 111 in intramoenia, all’Ospedale Moscati di Avellino sono state somministrate 7 visite cardiologiche pubbliche e 979 in regime di intramoenia e così via. Curarsi in Campania è una corsa ad ostacoli. De Luca si svegli da questo sonno lungo otto anni e affronti la realtà”.