L’Amministrazione comunale esprime il suo fermo e profondo dissenso alla proposta di dimensionamento della rete scolastica definita con Delibera n.102/2023 dal Presidente dell’Amministrazione provinciale di Avellino.
“È una vera e propria mannaia – si legge nella nota del Comune- che si abbatte sulle scuole irpine, tra l’altro prevede la soppressione dell’Istituto Superiore di Grottaminarda e il relativo accorpamento a quello di Mirabella Eclano”.
L’Amministrazione comunale a riguardo si era già attivata: “Con delibera di Giunta n.101 del 7 luglio 2023, inviata all’Amministrazione provinciale – spiega l’Assessora all’Istruzione Marilisa Grillo – avevamo proposto la conferma e la piena autonomia dell’Istituto Superiore con l’aggregazione al nostro istituto del Liceo Aeclanum di Mirabella Eclano. Come è noto i parametri utilizzati per il dimensionamento della rete scolastica fanno riferimento alla Legge di Bilancio 2023, le regioni, a partire dall’anno scolastico 2024/25, devono applicare un decreto dell’ultim’ora che fissa detti parametri”
In sintesi il testo già approvato prevede l’attuazione del dimensionamento scolastico entro il 30 novembre di ogni anno. Oggi l’attuale cifra minima di studenti per assegnare ad un istituto l’autonomia giuridica è di circa 900 studenti.
Le Organizzazione sindacali in sede di concertazione hanno espresso l’assoluta contrarietà sui contenuti del decreto a causa dei pesantissimi tagli previsti nella tabella di ripartizione regionale degli organici di Dirigenti Scolastici e Dsga, soprattutto nelle regioni del Sud Italia, dichiarando la volontà di impugnarlo.
«Vi è di più – aggiunge l’Assessora Grillo – alcune regioni hanno già impugnato il decreto proponendo ricorso al T.A.R, altre si apprestano a farlo. Nell’immediato l’Amministrazione comunale, insieme agli altri comuni della Provincia si attiverà con incontri, manifestazioni e con tutti i mezzi consentiti per impedire che questo disegno del Governo Meloni venga realizzato.
Non consentiremo che Grottaminarda venga privata di servizi amministrativi essenziali per i cittadini e faremo una controproposta alla Regione che salvaguardi il nostro territorio e non pregiudichi un diritto essenziale come l’istruzione».