Unire le forze per costruire percorsi di legalità che agiscano in sinergia sul territorio Irpino nel contrasto alla criminalità, attraverso azioni concrete, ramificate e sinergiche. E’ la sfida lanciata nel corso dell’assemblea Disarmiamo Avellino, tenutasi ieri pomeriggio, per ribadire la necessità di far sentire la voce dei cittadini contro ogni forma di violenza. Un’esigenza emersa con forza all’indomani dei raid che hanno colpito la città di Avellino, dal centro alle periferie e che hanno visto protagonisti giovanissimi. Si parte venerdì 26 settembre, alle 18, con una “marcia simbolica” dalle periferie per arrivare al centro citta’, per ribadire la necessità di schierarsi e non stare a guardare. Sono Davide Pe rrotta e Stefano Pirone di Libera a sottolineare come “Vogliamo lanciare un messaggio forte alla città, oggi troppo facilmente si usano le armi come mezzo di risoluzione di conflitti mentre bisogna partire dal dialogo e dalla partecipazione, da un’alternativa sana a ogni forma di violenza”. Una mobilitazione che vede in campo forze sociali, cattoliche, politiche e sindacali, coordinata da Libera Avellino con CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Cgil Napoli e Campania, Cisl e Uil, Legambienye,Libera Contro le Mafie, Arci Avellino, Arci nazionale, LAIKA, Acli Avellino, ACLI Campania, Comunità accogliente, Avellino per il mondo ma anche cittadini comuni che chiedono una città che garantisca diritti e servizi, sicurezza e socialità.