L’avvocato Luigi Petrillo si dice soddisfatto delle decisioni prese cassazione perché di fatto viene smontato il castello accusatorio costruito in relazione alla prima ordinanza. In particolare i Supremi giudici hanno escluso sia il reato di depistaggio sia quello di corruzione sia quello di tentata induzione alla corruzione che sanciva i delitti per i quali i sindaco era stato arrestato con la prima ordinanza.
“Le sentenze rese pubbliche oggi dalla Suprema Corte di Cassazione sono di straordinaria rilevanza ed estremamente favorevoli all’ imputato, dal momento che da una parte escludono la sussistenza dei più gravi reati a lui contestati come il depistaggio e le corruzioni connesse ad Eurochocolate, dall’altra affermano che il Sindaco Festa non doveva essere arrestato perché non poteva reiterare alcun reato e non vi era nessun rischio di inquinamento delle prove. Quanto alle intercettazioni, i Supremi Giudici non hanno assunto alcuna posizione sulla loro legittimità, limitandosi a rilevare che il giudizio che gli veniva richiesto su di esse presuppone una valutazione sulla rilevanza probatoria, preclusa in sede di legittimità. Ciò significa che la difesa del Sindaco avrà la possibilità di far valere i vizi innanzi al giudice del merito se è quando si celebrerà il giudizio”.