”Il Giudice ha accolto la richiesta di distruggere oltre alle intercettazioni indicate dalla Procura e sulle quali non erano state fatte eccezioni, quelle segnalate come irrilevanti per il processo dalla difesa di Gianluca Festa”. Cosi in una nota il difensore dell’ ex sindaco Gianluca Festa, il penalista Luigi Petrillo.
Per la difesa di Festa: “Resta non risolta la grave questione sollevata dalla difesa degli indagati che, ad onta nelle numerose richieste sino ad oggi presentate, non hanno avuto alcuna possibilità di consultare correttamente l’ intero materiale intercettivo: come è stato segnalato, infatti, agli indagati ed ai loro difensori è stata rilasciata copia di oltre 580.000 files in massima parte non sequenziati, né ordinati per obbiettivo o per data di captazione, ne’ per progressivo, così che risulta materialmente impossibile visionarli tutti ed estrapolare quelli di interesse difensivo, come è doveroso poter fare in un processo fondato esclusivamente su intercettazioni”. Per cui “Il Giudice, ritenuto il rilevante tema proposto, ne ha, infatti, rimesso la soluzione alla Procura della Repubblica, affidataria per legge della gestione dell’ archivio informatico delle intercettazioni. Se la situazione di straordinario e caotico disordine del materiale consegnato alle difese dovesse ancora permanere, il processo sarebbe inevitabilmente segnato ed affetto sin dal suo inizio da una consistente – inaccettabile – violazione del diritto di difesa, di cui tutti i suoi protagonisti – chi accusa, chi difende e chi giudica – devono essere garanti.”