“La differenza tra la Liguria 2024 e Genova 2025 mi sembra evidente. Sei mesi fa la sinistra mette un veto su noi di Italia viva e la conseguenza è che vince la destra per un punto. Alle comunali di domenica scorsa invece il veto sparisce e vince al primo turno la sinistra per un punto.
Può piacere o meno ma noi facciamo la differenza. E se ci mettiamo tutti insieme, Meloni va a casa”. Lo ha detto il senatore Matteo Renzi, leader di Italia viva, intervistato dal Qn. Ora ci sarà il referendum e “non c’era bisogno di questo referendum, per me. Ma è anche vero che stiamo discutendo del passato. Io confermo la mia opinione e voterò tre no e due sì. La vera sfida però non è più l’articolo 18: oggi il dramma sono gli stipendi”, sottolinea Renzi.
Poi in autunno toccherà alle Regionali: “Vinceremo quattro regioni, come minimo. E a quel punto Giorgia Meloni farà di tutto pur di cambiare la legge elettorale, sentendosi franare il terreno sotto i piedi”, prevede Renzi. Intanto nella maggioranza “litigano su tutto. Ma troveranno un punto di sintesi. Perché loro su questo sono bravi: hanno idee molto diverse però alla fine accordano i suoni. La maggioranza non sta bene ma il vero punto politico è che le famiglie stanno peggio”.
Le opposizioni nel frattempo tornano a dividersi sulle piazze per Gaza: “È giusto far sentire la voce di chi si oppone al massacro che Netanyahu sta conducendo a Gaza, ma che ritiene come noi che la condanna delle azioni di quel governo non può diventare pretesto per rigurgiti di antisetimitismo – afferma Renzi – Saremo quindi a Milano con tutti coloro che credono nella soluzione dei due popoli e due Stati».