Rivive la tradizione della Zeza di Mercogliano. Si parte domenica 23 febbraio con il primo appuntamento in Piazza Zeza, a Capocastello, dove i partecipanti si raduneranno per la tanto attesa parata e la rappresentazione della Zeza per le strade del paese. Alle 14.30, il gruppo Zeza partirà alla volta del Carnevale di Castelvetere sul Calore, portando con sé la vivacità e l’energia di una tradizione che unisce generazioni. Il 27 febbraio, presso l’Istituto Guido Dorso, la Zeza incontra la scuola con un incontro dedicato a “L’importanza della tradizione per le generazioni future” con la partecipazione degli studenti dell’Ic Dorso, dell’Ic Margherita-Da Vinci e dell’Istituto Salzillo di Alcantarillo a Murcia. Il 2 marzo gli zezaioli si ritroveranno in piazza Zeza a Capocastello per poi partire per la parata di Avellino. Alle 14.30 la zeza sarà protagonista a Torrette e Torelli di Mercogliano. Il 4 marzo sarà di scena a Mercogliano con la visita alla Casa Comunale. Gran finale con stand e musica in piazza Municipio
Ritroviamo i personaggi chiave della rappresentazione: Zeza Viola, ovvero Lucrezia, suo marito Pulcinella, detto Gran Turco, la loro figlia Purziella, ossia Porzia, nella nostra tradizione “Vicenzella”, il pretendente alla mano Don Nicola e il padrone della taverna Don Fabrizio, il Marinaio che oltre ad avere la parte cantata, guida il Ballo Intreccio. Particolarità della Zeza di Mercogliano è che la quadriglia, tipico ballo popolare eseguito tramite l’intreccio delle mani, qui viene eseguito con archi fioriti detti per l’appunto intrecci. La rappresentazione, che coinvolge quasi 200 protagonisti, avviene per strada o in piazza e i suoi attori sono solo uomini così come vuole la tradizione del teatro greco. La Canzone di Zeza celebra sotto forma di contrasto drammatizzato un rito matrimoniale e trae origine dagli antichi riti propiziatori. La Zeza di Mercogliano è inserita nell’Inventario del Patrimonio culturale immateriale campano con D.G.R. n. 205 del 07/10/2019.