La Giunta guidata dal sindaco Giancarlo Ruggiero ha deliberato di approvare il Protocollo d’Intesa tra i Comuni di Rocca San Felice, Villamaina, Mirabella Eclano, Carife, Frigento e la Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Salerno e Avellino per la realizzazione dell’Ecomuseo Aeclanum-Valli d’Ansanto e dell’Unita.
L’Ecomuseo è una realtà culturale e territoriale volta alla valorizzazione e tutela del patrimonio materiale e immateriale, coinvolgendo attivamente le comunità locali nella salvaguardia della memoria storica, delle tradizioni e dell’ambiente naturale.
L’intesa avviene tra Comuni che non sono propriamente confinanti tra loro ma un unico denominatore comune c’è: sono tutti interessati dal percorso della Via Appia e si caratterizzano per la presenza sul loro territorio sia di aree archeologiche che di musei attivi. Hanno, quindi, manifestato l’interesse a collaborare per la creazione di una struttura unica finalizzata alla promozione del patrimonio culturale, storico, ambientale e paesaggistico del territorio.
E’ evidente che la creazione dell’Ecomuseo mira a incentivare la partecipazione attiva delle comunità, delle associazioni locali e delle istituzioni educative, oltre a favorire il turismo sostenibile e lo sviluppo economico locale. Le amministrazioni interessate ritengono che la proposta di istituire un Ecomuseo dell’Archeologia nel territorio dell’Antica Aeclanum, a ridosso del geo-sito delle Valli d’Ansanto e dell’Ufita, rivesta un’importanza strategica per la tutela e la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale delle aree interne attraversate dal percorso della Via Appia, riconosciuta come Patrimonio dell’UNESCO.
Si tratta di una iniziativa che costituisce un passo importante verso la riqualificazione in chiave culturale e turistica del territorio. Tra le altre condizioni positive espresse, è evidente che gli interventi funzionali alla realizzazione dell’Ecomuseo dell’Archeologia contribuiranno allo sviluppo socio-economico della zona, creando opportunità di lavoro e sensibilizzando i giovani alla conoscenza dell’identità storico-culturale locale oltre al rispetto ed alla tutela del patrimonio archeologico e paesaggistico.