“Ci immergiamo nuovamente in questo viaggio denso, quasi un pellegrinaggio spirituale, esplorando il corpo limbico dell’Eden, quello spazio interiore dove risuonano ancora l’istinto, la meraviglia, la comunione e, perché no, la ribellione”. Spiega così la poetessa Emanuela Sica l’appuntamento, nell’ambito dello SponzEden, diretto da Vinicio Capossela con “Letture Eden e Guerra”, in programma il 28 agosto, alle 19, nel piazzale dell’Immacolata a cura di Rita Labruna e Franco Cafazzo. A leggere i loro versi Emanuela Sica, Monia Gaita, Antonietta Gnerre, Claudia Iandolo, Maria Di Milia, Maria Antonietta Pasqualicchio, su musiche di Vito Rago.
“Sarà anche – prosegue Sica – un viaggio in quel corpo ridotto all’osso, scarnificato, l’Eden perduto, quasi completamente vinto dalla barbarie che avanza: la guerra. Guerra che colonizza, affama, prosciuga la terra e le anime. Guerra che vorremmo combattere richiamando memorie di volti e storie a riabitare quello spazio mistico che, credo ognuno di noi, si ritrova tra lo sterno e il cuore: sto parlando della coscienza. Saremo esattamente lì, in bilico nell’ultimo avamposto dell’umano, la coscienza, per celebrare una resistenza, per piangere quello che abbiamo perso o che stiamo perdendo. Ma saremo lì, forse, anche per ritrovare, tutti insieme, un frammento di quel giardino originario, prima che sia troppo tardi, che qualcuno chiamò pace”. La poesia diventa così strumento per dire no a ogni guerra e violenza, la possibilità di costruire un universo differente fatto di condivisione e solidarietà. Dal genocidio di Gaza alla guerra in Ucraina, la poesia non smette di raccontare il nostro tempo e i valori dell’umanità e della pace