Dopo tre anni di indagini arrivano davanti al giudice due dei filoni d’inchiesta sugli appalti dell’emergenza Covid: la gara sprint da 15,5 milioni di euro per costruire gli ospedali modulari a Ponticelli, Salerno e Caserta; e una fornitura di oltre 2,5 milioni di euro di mascherine per bambini. La Procura chiede il rinvio a giudizio per per 19 imputati, tra cui figurano anche due dirigenti irpini della Protezione civile regionale e una componente dell’unità di crisi regionale. L’udienza è fissata per il 13 dicembre. I tre indagati accusati di concorso in turbativa d’asta e falso ideologico in atto pubblico, erano statisti ascoltati a settembre de 2022 dal pubblico ministero Henry John Woodcock, a cui avevano fornito chiarimenti e documenti ttestare la loro correttezza e l’estraneità alla vicenda giudiziaria.
I tre indagati sono coinvolti nella maxi-inchiesta aperta sulle modalità di gestione dell’emergenza Covid, per la fornitura di 2,5 milioni di euro di mascherine per bambini che sarebbe avvenuta «nonostante la carenza dei requisiti richiesti». Inoltre, dagli atti, emerge che la consegna della prima tranche di mascherina sarebbe stata di un quantitativo di gran lunga inferiore a quella stabilita con l’affidamento dell’appalto all’imprenditore di «una ditta amica favorita da informazioni mirate».