“Acqua per tutti. Ed in ogni singolo Comune irpino”. Un obiettivo, deciso nel percorso comune cominciato ieri, nell’incontro tra le associazioni del territorio, Arci, Legambiente, Libera e i Comitati che stanno portando avanti, da tempo, la battaglia dell’acqua pubblica. Lavorano perché, l’anno appena cominciato, tra interruzioni del servizio, comunità che per giorni restano senza risorsa idrica, reti fatiscenti e da rifare, non sia come quello trascorso. Intanto c’è”forte preoccupazione” rispetto al momento che si sta attraversando. Questa la prima analisi emersa in assemblea.”Scarsità idrica, che non si immaginava potesse appartenere al nostro territorio, l’annesso problema delle condotte idriche-scrivono nel comunicato le associazioni-i cambiamenti climatici che incideranno sempre più e acuiranno il problema”. È necessario, quindi, “allargare sempre di più la partecipazione, con al centro i cittadini”. Ma anche “pratiche nuove che incidono ancora di più nel dibattito”. Le associazioni che si sono incontrate non mettono “nessun veto al dialogo con qualsiasi figura istituzionale che possa dare una mano concreta”a risolvere il problema. Quindi bisognerà provare”ad includere tutti nel percorso”. E”con forza e determinazione” sostiene il “rifacimento complessivo delle reti idriche” e la”istituzione di un organo di controllo dell’ente gestore” che abbia, appunto, poteri di controllo e trasparenza. Inoltre le associazioni di dicono “consapevoli che si dovrà, costruire un percorso partecipato-si legge ancora nel comunicato-“in modo da dare “piu’strumenti e possibilità alla cittadinanza”. Oltre a “sensibilizzare tutte le fasce della popolazione”rispetto a quello che è “un diritto essenziale”. Cioè l’acqua per tutti. “Perché un diritto- concludono le associazioni-e’ tale solo quando chi lo detiene lo può esercitare, se ne prende cura, se ne interessa e ne tiene conto”. Come tutti dovremmo fare.”E quel momento è giunto: diritto all’acqua pubblica”.